Ricordo
che allora detestavo la tua immagine, perché
mi prendevi la libertà….i miei cinque minuti, per
sentirmi grande. Non
capivo allora, che tu mi proteggevi, da
una vita a volte dura. Conoscevi
molto bene ciò che io ancora non conoscevo: il
mio cuore. Così
fragile da spezzarsi al primo soffio di vento. Ho
imparato ad amarti con gli anni, quando
il vento soffiò forte e il mio cuore si spezzò. Ho
sofferto molto per capire. Ho
combattuto con l’immaturità e i limiti della mia mente, per
riuscire a sentire ciò che eri veramente per me: due
occhi puri e un cuore immenso. Forse
non un amico, ma sicuramente, il
miglior maestro di vita che abbia mai avuto. Colui
che mi ha insegnato a vivere, nel
rispetto della vita, e degli altri. Onesto,
pulito dentro, e
pieno d’amore. Ho
capito quanto ci amavi, non
ascoltando le tue parole, ma
guardandoti negli occhi: si illuminavano, ogni volta che
parlavi di noi. Questo
è mio padre…..un fanciullo nel cuore e un saggio, nell’anima. Un
uomo che ha saputo dare un senso alla parola “UOMO”
|