Con in pugno le falci son pronti, i lor corpi scarnosi già inclini: mietono, mietono, mietono. E' il sole, già alto, che batte coi raggi cocenti quei corpi che mietono, mietono, tanto. Fuoco sprigionan le crepe, apertensi in terra, d'estate. Roventi son'anche le falci che stringono in pugno, mentre mietono, mietono ancora. I covoni ora a terra son pronti; il sudor dalla fronte che scende; lento, il sole lontano tramonta; i loro occhi ora volgono in cielo e ringraziano assorti il buon Dio. |