Dove
finiscono i limiti dello spazio, si
erge il monte dell’inquietudine. Siamo
sazi di guardare nubi vagare e dissolversi nell’intenso
traffico del cielo. Avrai
visto le stanze della mia anima senza
stupore. Il
mio grido risveglia i tuoi pensieri somiglianti
ad ombre selvagge al
cospetto delle tenebre. Lasciati
raccontare un’altra bugia, implora
i venti di
scuotere gli alberi solitari delle foreste. Incredibile
ci sembra la melodia degli uccelli quando
vaghiamo per sentieri estranei. Il
giorno annulla la paura di
blandire i segreti della notte, la
notte accende il fuoco del nostro amore. Prova
a camminare con
le braccia incatenate e gli occhi chiusi, prima
di rinserrarti nella prigione della solitudine. Qual
è la tua fine? Hai
guardato attraverso le sbarre per
fissare il mondo che ti eri inventata. Stringiti
a me, urla il bisogno di trovare un luogo dove
celare i segreti, oltrepassa
il muro che hai eretto per
non far entrare la malinconia. Il
mare dei sogni potrà trascinarti ovunque, nello
spazio e nel tempo, non
pregare che Dio spinga la tua barca, lotta
per la gioia di vivere, segui
il destino per goderti la libertà.
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