AFFRONTARE
IL BASKET
21 marzo 2003
Ho costruito dentro me
una forza inesauribile di vivere,
di andare incontro a cose che il mio corpo
ha tutta la capacità di non volere.
Ho dato forza alla mia vela,
Per far si che si estingua la memoria,
del dolore della scoperta di non farcela.
Ho voluto abbandonare la terra di sempre
e se tra lune e lune cadrò,
farò pascere i miei piedi
ma non il desiderio.
A chi mi darà l'opportunità
terrò grato il suo cuore
nel cassetto delle memorie.
La palla viaggerà all'impazzata
e perderla io potrò,
eppure nella mia mano ritornerà,
per avanzare le mura,
e far sì che il non credere
sia cancellato dalla bocca di coloro
che mi hanno trattenuto.
Potrò giacere, stanco di giocare a vuoto
ma so di poter chiedere la grazia
di coloro che mi porgono aiuto,
e se intorno vedo mille coppie,
non vedo l'insaziabilità della mia coscienza,
altrimenti diventerei pazzo.
Voglio regalarmi
la stessa voglia del mio compagno
per fare gioco interno
e come tutti per viaggiare
senza che mano si afferri al muro.
Io credo
anche se in alcuni momenti cadrò
costruirò ugualmente la vita.