Il 16 gennaio del 1947 al Governo italiano fu presentato il testo definitivo del trattato di pace, che in realtà era un vero e proprio diktat nei confronti della nazione.
Particolarmente offensiva fu la clausola secondo cui le navi che l'Italia doveva escludere dal suo naviglio militare sarebbero state cedute alle nazioni vincitrici, cosa certo iniqua per una nazione che dopo aver combattuto per due lunghi anni contro i tedeschi a fianco degli alleati vedeva misconosciuto tutto il suo impegno.
Particolarmente colpita fu la Marina, che vide drasticamente ridimensionate le sue dimensioni, nonché la sua efficienza, e dovette cedere ai vincitori gran parte delle unità più moderne ed efficienti.