Sommergibili e Sommergibilisti

Betasom e la Battaglia dell'Atlantico


Il sommergibile oceanico Barbarigo in navigazione

Uno dei teatri operativi delle forze navali dell'Asse era ovviamente l'Oceano Atlantico.  Come già durante la Prima Guerra Mondiale, la Germania, non potendo affrontare apertamente la Marina Britannica, la quale, lo ricordiamo, all'epoca era la più potente marina del mondo, cercò di strangolare la Gran Bretagna interrompendo l'enorme flusso di rifornimenti che dovevano giungerle via mare quasi quotidianamente.   Si trattava della cosiddetta guerra di corsa, portata avanti inizialmente da navi corsare e sommergibili, in seguito, visti gli scarsi risultati ottenuti dalle navi, solamente con la flotta sottomarina.   Allo scoppio delle ostilità la Germania aveva a disposizione pochi battelli, quindi la Kriegsmarine chiese aiuto all'alleata Italia, non appena nel giugno del 1940 anch'essa entrò in guerra.

Fu così che iniziò per i battelli oceanici italiani la grande avventura della Battaglia dell'Atlantico.   Dopo la caduta della Francia la base di Bordeaux venne dedicata alle forze subacquee italiane, e venne denominata Betasom, dal nome che le veniva attribuito nei telegrammi, ed il comando venne affidato all'Ammiraglio Angelo Parona, esperto sommergibilista.

Inizialmente le unità italiane operarono in gruppo con i branchi di lupi tedeschi, ma ben presto, visti gli scarsi risultati ottenuti in questo modo, si passò a farli operare singolarmente, preferibilmente nella guerra di corsa contro mercantili isolati.   Questo per vari motivi, tra cui le già citate caratteristiche tecniche, che con una falsa torre troppo grande li rendevano più facilmente avvistabili, e un tempo di immersione più lungo.   Inoltre non si pensò di imbarcare sulle unità italiane degli ufficiali di collegamento, che permettesse un più efficace cooperazione con le unità germaniche.

Una volta risolti alcuni problemi di carattere tecnico, e modificate le tattiche di impiego, i risultati non tardarono a venire, come si può notare dalla tabella seguente.

 

Operatività in Atlantico giugno 1940 - settembre 1943

  Som per mese Tonn affondate

Tonn medio

1940  ITA 8 68.974 8.621
1940  GER 12 1.318.962 109.913
1941  ITA 7 160.254 22.893
1941  GER 26 2.055.279 79.049
1942  ITA 4 280.515 70.128
1942  GER 72 5.091.283 70.712
1943  ITA 4 83.821 20.955
1943  GER 98 1.560.648 15.924

I dati (Fonte : Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo) parlano da soli.   A fronte di una netta inferiorità nei primi anni del conflitto, frutto anche, oltre dei limiti già citati di macchine e tattiche, poi risolti, della scarsa esperienza dei nostri comandanti ad operare in Atlantico, essendo tutti rappresentanti di una marina Mediterranea, dove le condizioni del mare sono ben diverse da quelle che poi si trovarono ad affrontare nell'Oceano, si contrappone una parità di risultati nel 1942 ed addirittura, pur con il significato relativo che possono avere queste cifre (4 soli battelli operativi a fronte di quasi 100 tedeschi) nel 1943 si avrà una superiorità italiana nei risultati operativi per singolo battello.

Possiamo anche ricordare che durante tutta la Battaglia dell'Atlantico, solamente 9 grandi navi, ex transatlantici militarizzati, di dislocamento superiore alle 20.000 tonnellate, furono attaccate con successo dalle forze dell'Asse.   Di queste, ben 3 ad opera dei pochi battelli italiani presenti :

Nave Nazione Tonn Sommergibile
Stockhausen Francia 28.124 U65
Orcades G.B. 23.456 U159
Asturias G.B. 22.048 CAGNI
Empress of Canada G.B. 21.517 DA VINCI
Terje Viken G.B. 20.638 U99
Carinthia G.B. 20.227 U46
Duchess of Atholl G.B. 20.119 U178
Poel G.B. 20.107 U143
Oronsay G.B. 20.043 ARCHIMEDE

A onor del vero va detto che L'Asturias venne danneggiato, anche se in maniera irreparabile, e non affondato, dal Cagni.

Per finire, ecco un elenco di tutti i sommergibili italiani che hanno operato in Atlantico, con i loro successi.

Battello Tonn aff in Atlantico Tot affondate
Da Vinci 120.243 17 120.243 17
Tazzoli 96.650 18 96.650 18
Torelli 42.871 7 42.871 7
Morosini 40.933 6 40.933 6
Barbarigo 39.300 7 39.300 7
Calvi 34.193 6 34.193 6
Cappellini 31.648 5 31.648 5
Finzi 30.760 5 30.760 5
Archimede 25.629 2 25.629 2
Marconi 19.887 7 21.262 8
Malaspina 16.384 3 16.384 3
Giuliani 16.103 3 16.103 3
Bianchi 14.705 3 14.705 3
Emo 10.958 2 10.958 2
Baracca 8.553 2 8.553 2
Brin 7.241 2 7.241 2
Bagnolini 6.926 2 11.142 3
Dandolo 6.554 2 13.154 3
Cagni 5.840 2 5.840 2
Argo 5.066 1 7.442 2
Veniero 4.987 2 4.987 2
Otaria 4.662 1 4.662 1
Nani 1.939 2 1.939 2
Marcello 1.550 1 1.550 1
Mocenigo 1.253 1 2.771 2
Guglielmotti - - 4.008 1
Tarantini - - 3.039 1
Glauco - - - -
Velella - - - -
Faà di Bruno - - - -
Ferraris - - - -
Perla - - - -
Totale 593.864 109 616.792 116

Inoltre vennero danneggiate da questi battelli 7 navi per un totale di 45.932, il che porta il totale delle navi colpite a 123 per 662.724 tonnellate.

 

 

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