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(PK 2a serie)

DIGITAL PK2 - "tempo di crisi"


diario personale di Odin Eidolon
file mnemonico 21035/6


Nonostante i miei sforzi di razionalizzazione, il fenomeno denominato "microcontrazione del flusso temporale" rimane privo di una spiegazione esaustiva. L'unica cosa certa è che, dal momento della sua manifestazione, lo spostamento attraverso la linea del tempo è diventato impossibile. In realtà tale affermazione è inesatta o, meglio, imprecisa, in quanto sarebbe più corretto dichiarare l'impossibilità di viaggiare lungo l'intero flusso del tempo, dato che sono ancora permessi brevi spostamenti. Ho raccolto una serie di rapporti di tempoliziotti e di ingegneri incaricati di studiare il fenomeno e mi appresto ora ad analizzarli, alla ricerca di elementi comuni che aiutino nella risoluzione di questo mistero scientifico. Comincerò dall'ultimo messaggio inviato da una squadra di tempoliziotti al Comando Centrale di Time 0, pochi istanti prima del verificarsi della microcontrazione.

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Squadra Operativa T-5 a Comando Centrale - Time 0. "Stiamo registrando un anomalo aumento tachionico nel flusso temporale che ha mandato fuori scala i sensori del cronodislocatore. Non riusciamo a stabilizzare le coordinate di rientro. I valori temporali indicati sul timer oscillano come se il tempo che intercorre tra la nostra attuale posizione e il punto di arrivo nel continuum spazio-temporale non fosse univocamente determinabile. Temo che non riusciremo mai più a tornare a casa."
Si tratta di affermazioni apparentemente dettate dal panico e scientificamente prive di fondamento. Tuttavia sembrano concordare con il rapporto inviato dalla Commissione d'Inchiesta sui Turbamenti Temporali, incaricata di studiare il fenomeno nei giorni successivi al suo verificarsi.

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Prof. H. Stracker, Presidente della Commissione d'Inchiesta sui Turbamenti Temporali a Comando Centrale - Time 0. "L'aumento dei valori riscontrato nel flusso tachionico sembra essere sufficiente a spiegare perché è impossibile stabilizzare le coordinate temporali del cronodislocatore. Il motivo dell'inatteso aumento è tuttora sconisciuto. Tuttavia l'analisi approfondita, condotta con sensori QUantum-Drag, ha permesso di registrare deformazioni del flusso temporale, presenti alle coordinate corrispondenti a due secoli nel passato e nel futuro, rispetto alla nostra stessa posizione. Grazie allo studio della deformazione cronica del raggio del sensore siamo stati in grado di stimare forma e dimensioni dell'anomalia che abbiamo denominato 'bolla temporale' a causa delle sue dimensioni sferiche."
La bolla temporale... io stesso ho impiegato ben quarantacinque microsecondi per comprendere esattamente di che cosa si trattasse. Un'eternitò per un'Intelligenza Artificiale evoluta come la mia! Ciò che non riuscivo a spiegarmi erano i valori tachionici fuori scala. Infatti, se il continuum spazio-temporale fosse stato dilatato dalla comparsa delle bolle, come un palloncino che viene gonfiato, la concentrazione tachionica per unità di superficie avrebbe dovuto diminuire. E' chiaro quindi che le bolle temporali devono essere pensate come corpi estranei, dotati di un microscopico foro di entrata e dmi uscita che, come la cruna di un ago, costringono le linee temporali a contrarsi per attraversarle. In corrispondenza della microcontrazione le linee si intersecano e si sovrappongono, come un nastro stropicciato, impedendo la corretta definizione delle coordinate del cronodislocatore. QUesto spiega l'aumento della densità tachionica. Il successivo rapporto della Commissione suggerisce un interrogativo più preoccupante.

FILE 0092/B5
Prof. H. Stracker, Presidente della Commissione d'Inchiesta sui Turbamenti Temporali a Comando Centrale - Time 0. "La tecnica utilizzata per l'analisi dei dati dei sensori Quantum-Drag ha permesso di rivelare la presenza di bolle temporali lungo il flusso del tempo alla distanza di quattro secoli tra loro."
Comincio a credere che qualcuno sia riuscito a suddividere il continuum spazio-temporale in frammenti isolati. Rimane allora l'inquietante interrogativo: perché?

(da PK2 #5: LA FINE DELLA STORIA)



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