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Durante la risistemazione
quattrocentesca della Sala le magistrature cittadine decisero di ripulire
il pozzo dai rifiuti e di ristrutturarlo in modo da favorire il
sollevamento dell'acqua. Il vecchio parapetto quadrangolare fu sostituito
da uno circolare e l'attacco della carrucola, necessario per il recupero
del secchio, fu posto sotto l'architrave sorretto da due colonne.
L'architrave è composto da tre diversi tipi di materiali che lo rendono
suddivisibile in tre fasce orizzontali. La prima in marmo bianco è ornata
con le armi degli artefici del riordino quattrocentesco della piazza, il
Giglio di Firenze e lo stemma di Pistoia. La seconda fascia è costituita
da blocchi di marmo verde e in origine portava un scritta oggi non più
leggibile. La terza fascia è anch'essa in marmo bianco e sorregge il
Marzocco fiorentino, un leone in pietra arenaria che tiene la zampa
sinistra sopra lo stemma di Pistoia. Questo leoncino, da cui prende il
nome il pozzo, fu collocato soltanto alla metà del Cinquecento come si
legge nell'iscrizione: "Al tempo di Niccolò Castellani capitano e
commissario 1529". |