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Il nome deriva dalla croce a forma di T, di
smalto azzurro, che i frati portavano ricamata sulla tunica e sul
mantello. L’ordine di questi frati, dedicati al culto di S.Antonio
Abate, ebbe origine nell’XI secolo nella Diocesi di Vienna, dove si
sviluppò prima come movimento laico e poi come ordine religioso,
diffondendosi in Italia nel secolo XIV. Essi si stabilirono a Pistoia nel
1360 e sotto il patronato della famiglia Guidotti costruirono il Convento
e la Cappella di Sant’Antonio. |
Il loro emblema
riproduceva la stampella di cui andavano muniti nelle loro peregrinazioni
per offrirla a scopo di sostegno ai viandanti che, nelle vie o nei
sentieri montani, avessero trovato stanchi e bisognosi di urgente
trasporto a qualche vicino ospizio. Questo emblema si trova ripetuto
nell’architrave dell’antica porta, che è sormontata da una gran
formella con delicati trafori, e da due orsi ammantellati e sorreggenti lo
stemma di Pistoia. I locali da alcuni anni ospitano la collezione del
grande scultore pistoiese Marino
Marini. |
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