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DISCOGRAFIA DEI PINK FLOYD: STATISTICHE COMMENTATE.

 

 

 

 

A seguito di alcune domande poste al sottoscritto nel corso degli anni, i dubbi più frequenti tra i fans sono, di solito, legati a quante edizioni sono uscite in tutto il mondo dei dischi dei Pink Floyd, oppure, quanti dischi colorati ci sono, oppure quali sono i dischi più costosi, oppure quante etichette al mondo hanno stampato i dischi dei Floyd. Ho cercato di rispondere alla meglio ai quesiti, ma poi ho deciso di creare in questa pagina delle statistiche relative alla discografia della band (solo per gli albums a 33 giri, compresi i sampler e le compilation ufficiali). Prendendo come spunto il mio sito e da quello di Vernon Fitch, ho potuto creare questa statistica commentata, dati puramente statistici e saltuariamente in aggiornamento, che possono aiutare un collezionista o un semplice fan per capire meglio la vastità di una discografia in LP come quella dei Floyd. Per completezza, ho aggiunto una mia piccola spiegazione ai dati statistici elencati di seguito ed i dati in generale corrispondono a quanto è stato catalogato nel mio sito, dividendoli a seconda dell’importanza dei quesiti.

Buona lettura. Mr.Pinky.

 

 

 

 

1) Quante edizioni italiane a 33 giri attualmente conosciute esistono in circolazione?

Sono state catalogate sinora 183 edizioni/versioni diverse a 33 giri stampate in Italia; prendo in considerazione tutte le versioni: originali, ristampe, promozionali e versioni particolari, su 19 dischi ufficiali stampati (non i solisti però). A questi aggiungiamo 13 tra sampler e collection, e 2 box.

 

 

 

 

2) Quante edizioni possibili finora sono state contate nel mondo? Quante di "The Dark Side of the Moon", l'album più famoso dei Floyd?

Premetto che, per non creare problematiche di interpretazioni sui significati di edizione, consideriamo, ai fini della ricerca, il termine di “edizione” come ogni singola uscita di un disco in un determinato periodo univoco, alla pari del termine inglese “issue”. Naturalmente, le edizioni sono suddivise in prima edizione (l’originale) e successive ristampe (termine inglese “reissues”). Consideriamo, ai fini della statistica, anche che, in uniformità con la catalogazione dei dischi sul mio sito, esistono sicuramente molte variazioni nell’ambito delle stesse edizioni, che siano variazioni di copertina o variazioni di etichetta, che ormai fanno parte della realtà collezionistica; pertanto, ogni variazione di copertina o di etichetta viene considerata come singola stampa e, per cui, inserita nel calcolo delle edizioni conosciute. A queste abbiamo aggiunto le copie “misspressed”, ovvero quelle con evidenti errori di stampaggio, e le versioni promozionali, demo e testpressing, che secondo me fanno parte tutte delle discografia, oltre a sampler (dischi che raccolgono brani di vari artisti), collection (dischi che raccolgono solo brani dei Floyd) e box-set (cofanetti che raccolgono più dischi). Un ultimo fattore che è stato ovviamente considerato è quello della mancanza, per molti paesi, di notizie utili ai fini della catalogazione delle discografie. Pertanto, tenuto conto che esistono solo due siti al mondo che ormai stabiliscono da anni l’unica catalogazione possibile degli albums nei vari paesi, sono stati considerati i risultati della ricerca non come “edizioni possibili”, ma come le “edizioni conosciute”. Ritornando al quesito originario, la parte del leone la fa, ovviamente, “The dark side of the moon”, con circa il 15% delle uscite a 33 giri.

 

Discografia Mondiale LPs. (aggiornata al 18.01.2021)

Edizioni in LP totali conosciute: 4.377 (4.100 LP, a cui si aggiungono i sampler e le compilation ufficiali)

 

Dettaglio dei dischi.

The piper at the gates of dawn: 174 edizioni/versioni su 26 paesi

A saucerful of secrets: 150 edizioni/versioni su 22 paesi

More: 195 edizioni/versioni su 27 paesi

Ummagumma: 177 edizioni/versioni su 26 paesi

Atom heart mother: 278 edizioni/versioni su 34 paesi

The Best of The Pink Floyd/Best of Pink Floyd: 15 edizioni/versioni su 5 paesi

Zabriskie point: 55 edizioni/versioni su 16 paesi

Relics: 200 edizioni/versioni su 31 paesi

Meddle: 319 edizioni/versioni su 37 paesi

Obscured by clouds: 192 edizioni/versioni su 33 paesi

The dark side of the moon: 688 edizioni/versioni su 45 paesi

Masters of rock: 47 edizioni/versioni su 9 paesi

A nice pair: 175 edizioni/versioni su 30 paesi

Wish you were here: 386 edizioni/versioni su 44 paesi

Animals: 223 edizioni/versioni su 39 paesi

The wall: 284 edizioni/versioni su 39 paesi

The final cut: 143 edizioni/versioni su 36 paesi

A collection of great dance songs: 108 edizioni/versioni su 35 paesi

Works: 40 edizioni/versioni su 16 paesi

A momentary lapse of reason: 108 edizioni/versioni su 36 paesi

Delicate sound of thunder: 109 edizioni/versioni su 28 paesi

P.U.L.S.E.: 6 edizioni/versioni su 3 paesi

The division bell: 25 edizioni/versioni su 8 paesi

The Endless River: 3 edizioni/versioni su 2 paesi

 

Sampler/Soundtrack: 250 edizioni su 30 paesi

Compilation: 27 edizioni su 11 paesi

Box Set: 23 edizioni su 11 paesi
 

 

 

 

 

3) Quanti dischi hanno venduto i Pink Floyd nella storia? (esiste un dato simile?)

Non so rispondere. Bisognerebbe accedere agli archivi EMI e Capitol, oppure vedere se qualcuno del Pink Floyd Management è in possesso di questi dati. Qualcuno dice intorno ai 300 milioni (una ricerca credo sia impossibile).
 

 

 

 

 

4) Quanti sono i dischi colorati accertati ufficiali e quante edizioni picture-discs ufficiali?

Certo che non poteva mancare un riferimento dedicato ai dischi colorati (e ovviamente ai picture disc), molto ambiti dai collezionisti, ma che, da qualche anno, con l’uscita di parecchie versioni non ufficiali, hanno creato un po’ di confusione tra i collezionisti. Per questo abbiamo deciso di dirimere tutti i dubbi su quelli che sono i dischi colorati ufficiali fatti uscire dalla band a 33 giri.

Gli albums colorati ufficiali sono complessivamente solo 73 versioni, suddivisi in 66 vinili colorati e 7 vinili picture-disc, usciti solo in 12 paesi.

 

Indichiamo i più conosciuti:

Australia (The Dark Side Of The Moon, vinile rosa salmone, 1988)

Brasile (Delicate Sound Of Thunder, picture disc; The Division Bell, vinile blu di prussia)

Canada (The Dark Side Of The Moon, vinile trasparente; The Wall in vinile rosso)

Colombia (i famosi vinili blu colombiani)

Francia (A Momentary Lapse Of Reason, vinile bianco, 1988; Animals, vinile rosa; The Dark Side Of The Moon, vinile blu e vinile trasparente orzata, Atom Heart Mother in vinile blu)

Germania (The Dark Side Of The Moon, vinile bianco; Animals, vinile rosa)

Israele (The Wall, vinile a spicchi)

Italia (The Wall, vinile arancione, 1979)

Giappone (i famosi “red-wax”)

Olanda (Animals, vinile rosa; Wish You Were Here, vinile blu)

United Kingdom (The Dark Side Of The Moon e Wish You Were Here, picture disc)

U.S.A. (The Dark Side Of The Moon, picture disc, 1978; The Division Bell, vinile azzurro)

 

Cofanetti ufficiali conosciuti (Box-Set): 15 in 9 paesi

 

 

 

 

 

5) Siamo in grado, tramite siti come Ebay, Popsike o Discogs, di accertare le 4-5 aste più care mai avvenute relative a dischi ufficiali della band?

Non possiamo essere in grado di vedere i dischi “più costosi” venduti, perché Popsike si basa solo su alcuni aggiornamenti messi da utenti e solo per quanto riguarda le aste su Ebay. Bisognerebbe integrare i dati con le conoscenze, o meglio le memorie, di ognuno di noi, ma sarebbe difficile. Personalmente, si ricordano pochi casi, come: “The Dark Side of the Moon” Live-Cover, o “Ummagumma” red-vinyl, che abbiano superato le cinque cifre, ricordo anche un “The Final Cut” colombiano a 11.000 euro e un “The Piper at the Gates of Dawn” red-vinyl completo con OBI a 12.000 euro. Ed anche un “Meddle” colombiano in vinile blu a 11.000.
 

 

 

 

 

6) Quanti sono i dischi non ufficiali dei Pink Floyd, i c.d. “Fakes”?

A richiesta di numerosi fans, nel 2006 ho aperto una speciale pagina, unica al mondo, completamente dedicata ai dischi non ufficiali stampati sui Floyd, quei particolari vinili che sembrano in tutto e per tutto un'edizione ufficiale, ma che in realtà sono quasi simili ai bootlegs. Dall’aprile del 2016, data la complessità della materia, ho trasferito la sezione dei Fakes in un unico sito, http://digilander.libero.it/fakes.htm che continuo ad aggiornare.

E’ necessaria anche un po' di chiarezza nei termini. Secondo la maggior parte dei collezionisti, un "fake" è una ristampa non ufficiale di una stampa già esistente. Un altro termine simile è "counterfeit", che sta ad indicare una stampa non ufficiale di un disco non esistente. In fin dei conti, comunque, tutti questi termini stanno ad indicare dischi non ufficiali, stampati anche illegalmente e molto più vicini alla definizione di "bootleg" che già conosciamo, anche se quest'ultima viene U.S.A.ta principalmente per i dischi contenenti registrazioni di concerti. Tutti i dischi descritti in quella sezione sono sicuramente dischi "non ufficiali", principalmente perché non riproducono qualcosa di edito ufficialmente, non essendo stampati dalle stesse stamperie ufficiali dei dischi originali, ma spesso da singoli soggetti che poi li rivendono su Ebay. Tra questi ci sono poi i falsi evidenti, come il "The Piper at..." mono o il "The Best of..." olandese, o la maggior parte dei “demo” in vinile colorato, che a parere nostro sono pezzi stampati solo per ingannare l'acquirente.

Finora sono stati catalogati, dal 2002 al 2021, circa 828 dischi non ufficiali (consideriamo solo album a 33 giri ed una manciata di singoli), suddivisi nella maggior parte in dischi colorati e picture disc, ed in minima parte in dischi normali in vinile nero; tutti hanno però lo stesso comun denominatore, la non ufficialità. Basta pensare che solo “The dark side of the moon” vanta 185 imitazioni.
 

 

 

 

 

7) Quali sono i paesi più strani in cui esistono copie ufficiali di dischi dei Floyd?

I dischi dei Pink Floyd sono usciti in quasi tutti i paesi del mondo, o meglio in quasi l’80%, sia in veste di singoli (45 giri), sia in quella  di LP (33 giri), sia in altro formato (EP, demo, maxi). Normalmente, vi sono state tre o quattro case discografiche, su cui si sono basate le discografie per la maggior parte dei paesi. Ma esistono alcuni paesi che, pur non avendo mai avuto una tradizione musicale o, meglio, discografica, hanno commercializzato album o singoli dei Floyd, sia autonomamente, sia per via di fattori storici legati alle ex-colonie (come il Mozambico).

 

Tra questi possiamo segnalare:

Angola : singolo Money/Any Colour You Like

Arabia Saudita : solo cassette

Costarica : Wish You Were Here, Animals, The Wall, The Final Cut

Egitto : singolo Point Me At The Sky/Careful With That Axe Eugene

Indonesia : solo cassette

Islanda : The Final Cut, A Collection Of Great Dance Songs

Giamaica : A Momentary Lapse Of Reason

Kenia : The Piper At The Gates Of Dawn; singolo Another Brick In The Wall Pt. II/One Of My Turns

Madacascar : Meddle

Malesia : The Dark Side Of The Moon, Wish You Were Here, Animals (Singapore, Hong Kong)

Mozambico : Meddle, Ummagumma, The Dark Side Of The Moon

Nicaragua : The Dark Side Of The Moon, A Nice Pair

Norvegia : singolo See Emily Play/The Scarecrow, Money/Any Colour You Like

Pakistan : singolo Point Me At The Sky/Careful With That Axe Eugene; LP, A Nice Pair

Paraguay : solo cassette

Repubblica Dominicana : A Saucerful Of Secrets

Thailandia : singoli + una serie di EP con i Floyd solo in copertina

Tunisia : solo cassette

Zimbabwe : The Dark Side Of The Moon, The Wall, Wish You Were Here, A Momentary Lapse Of Reason
 

 

 

 

 

8) Esiste un numero veritiero, giusto estimativo, di varianti di etichetta dei dischi dei Pink Floyd nel mondo?

L'etichetta di un album è un elemento fondamentale dello stesso disco: serve a identificare il disco, serve a identificare la casa discografica, serve a stabilire eventuali differenze tra stesse edizioni. Per questo, le etichette sono diverse, non solo tra disco e disco o tra casa e casa, ma anche nell'ambito della stessa casa o, addirittura, della stessa edizione. A rendere diversa una etichetta ci pensano i colori (o meglio, le sfumature di colore) e le scritte sopra di essa: i colori sono numerosi, con delle differenze di sfumature anche tra le etichette della stessa casa; le scritte presenti sull'etichetta sono diverse anch'esse tra stampa e stampa, di solito dedicate al titolo ed alla scaletta dei brani, con i marchi di fabbrica, il numero di catalogo, numeri addizionali, il logo della casa e le diciture di legge.

Ma quante sono le etichette dei dischi dei Pink Floyd? Non è possibile fare una catalogazione di tutte le etichette su cui sono stati stampati dischi dei Floyd, ma possiamo provarci, magari valutando anche di inserire talune variazioni importanti. Così, accanto alle etichette storiche ed a quelle delle case discografiche, ce ne sono tante altre, sia famose, sia presenti solo in un singolo disco o in un solo paese, come quelle Corea del Sudne o di Taiwan o del Sudamerica, ma tutte importanti allo stesso modo; abbiamo considerato come “etichette” anche quelle etichette che non sono proprio case discografiche, ma hanno caratterizzato un intero album per il loro motivo. Principali etichette della discografia dei Floyd.

 


 

 

 

 

 

 

Copyrights & Credits.

Ricerche statistiche create e curate da Tarquini Stefano (2006-2017), derivano dall'esperienza dell'autore in campo discografico, si possono leggere più approfonditamente nel sito dell'autore, "THE MR.PINKY DISCOGRAPHY" ( © 2001) e sulle altre pagine di questo sito, come la pagina "Le Etichette dei Dischi dei Pink Floyd". Per una lista più complete delle case discografiche di cassette, stereo8, DVD, CD e video, si rimanda invece al sito http://pinkfloydarchives.com/RCN.htm. Si ringraziano tutti coloro che hanno aiutato in ogni modo questa ricerca.

Ogni notizia idonea ad aggiornare la presente ricerca è gradita, scrivete a Stefano Tarquini.

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