IL TERZO TIMBRO DELLA S.I.A.E.

 

 

 

 

 

 

Come abbiamo visto, dall'autunno del 1978 fino al 1996 appare il terzo tipo di timbro SIAE, con le stesse caratteristiche del secondo, ma la scritta SIAE era in caratteri più spessi e non occupava più l'intero cerchio centrale, lasciando uno spazio sottostante che spesso conteneva un numero. Conosciamo, in generale, timbri con il numero 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, ma non conosciamo il motivo del numero posto nel timbro, nè il suo significato. Con l'aiuto di alcuni collezionisti, abbiamo riassunto le tre ipotesi finora formulate, grazie alla loro ricerca, visto che alla SIAE mancano le fonti per verificare questa particolarità.

 

IPOTESI 1

La prima ipotesi di alcuni collezionisti, che risale al 2012, è quella che i numeri rappresentassero le diverse stamperie collegate alla EMI, dove stampavano le etichette da incollare ai vinili; per cui, in buona sostanza, un ben preciso numero identificativo collegato alla stamperia. Ma, confrontando i dischi di vari artisti e soprattutto di varie etichette, scartiamo questa ipotesi, in quanto, per esempio, come vedremo dopo, vi sono numeri collegati a varie etichette diverse dalla EMI.
 


IPOTESI 2

Secondo altri collezionisti, il numeretto posto nel timbro della SIAE indicava il numero territoriale dell'agenzia; per cui, ogni agenzia avrebbe avuto un suo numero identificativo. Ipotesi, comunque, poco verosimile e, pertanto, da scartare.

 

IPOTESI 3

Grazie all'amico Alberto Ziviani, collezionista e profondo conoscitore di varie etichette di dischi, si affaccia nel maggio del 2020 un'altra ipotesi più verosimile. Facendo un po' di test a campione tra vari gruppi, sembra che ci sia un legame tra casa/etichetta e numero: ad esempio, i dischi prodotti dalla EMI e dalle etichette controllate hanno sempre "7", i dischi della RCA invece un "4", i dischi della CBS avevano un "5". Si trovano però anche etichette con alcuni numeri diversi, come la Ricordi, che si trovava con un "3" e un "8". Sicuramente il numero nel timbro SIAE non era legato all'artista: per esempio, De Gregori aveva dischi con "4" come RCA e poi "5" come CBS.

Controllando meglio altri artisti, abbiamo cercato di ipotizzare una parvenza di regola. Ovvero, c'era probabilmente un legame con la casa distributrice, anche se alcune, come la Ricordi, avevano diversi numeri. Dalla ricerca sui dischi italiani esce fuori una specie di regola, che conferma la correlazione tra numero ed etichetta.

 

 

La SIAE 1 era riservata alla Ricordi, alle etichette indipendenti (come Baby Records, Daemon, F1Team, Five) e quelle distribuite SAAR.

 

La SIAE 2 era riservata a Ezra Winston, Angel e quelle distribuite Pinciana Music di Roma.

 

La SIAE 3 era riservata a Fonit Cetra ed alla Ricordi (in effetti, la Fonit dopo gli anni 80 era distribuita da Ricordi).

 

La SIAE 4 era riservata a RCA ed alle case distribuite da essa, come Spaghetti, Numero Uno, DDD.

 

La SIAE 5 era riservata a CBS, CGD (Messaggerie) e case sussidiarie (tra cui la Baby Records, la DDD, che proveniva da RCA, e la IRA).

 

La SIAE 6 era riservata alla distribuzione Polygram (Philips, Polydor, etc) ed alle sottoetichette Vertigo e Deutsche Grammophon.

 

La SIAE 7 (comune per i Pink Floyd) era ricervata alla distribuzione EMI e case satelliti, come Harvest e Emidisc; ed anche Virgin e Motown.

 

La SIAE 8 era riservata alla Ricordi (etichetta che però ha anche altri numeri), ma anche a Island e Heinz.

 

La SIAE 9 era riservata alla distribuzione Durium, Targa e VIS.

 

La SIAE 10 era riservata alla distribuzione RiFi.

 

La SIAE 11 era riservata alla Ariston e anche ancora alla Ricordi.

 

La SIAE 12 era riservata alla distribuzione WEA. Da notare, sempre su WEA, che il "12" si trasforma in "FA12" (vedi sotto).

 

La SIAE 13 era riservata alla Aureus Record.

 

Da notare che la scritta "FA" sembra comparire nel 1991 e sicuramente aveva altre varianti, anche se per ora conosciamo solo "FA12", "FA15" e "FA17".

 

Ecco perchè la maggior parte dei numeri presenti nei dischi dei Pink Floyd era rappresentato dal numero "7", che non identificava lo stabilimento, ma la casa/etichette, la EMI o la Harvest. Quindi, tirando le somme, ...sicuramente c'è una correlazione tra distribuzione e numerino, abbiamo controllato parecchi dischi e le regole ipotizzate sono quasi sempre rispettate (a parte appunto la Ricordi), e sicuramente ne mancano parecchie.

 

 

 

 

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