IO C'ERO!

 

 

 

 

 

La ricerca sembrava finita ed oramai tutto taceva. Sino a quel giorno del 4 settembre 2006, quando ho ricevuto una email, che mi avrebbe fatto saltare dalla gioia. Erano le cinque di pomeriggio e tra la posta email ho individuato subito un messaggio strano: aveva come oggetto un qualcosa che non potevo non leggere subito. Diceva semplicemente:

"OGGETTO: Aprile 68- Piper di Roma...io c'ero".

« Ciao Stefano, mi chiamo Marco e sono di Roma. Navigando nei siti pinkfloydiani sono stato attratto, nel tuo bellissimo sito, dalla voce "The piper at the gates of Rome". Avevo piacere a comunicarti che quel giorno nell'aprile del 68 al Piper di Roma, per una fortunata combinazione, io c'ero. Ero molto giovane (15 anni), sono passati decenni, ma ho ancora un ricordo splendido di quel memorabile e sconvolgente pomeriggio. Mai sentito nulla del genere prima di allora ...ne rimasi affascinato. Se ti va, se sei interessato, ben volentieri potrei mandarti un resoconto ...una sorta di racconto fedele (per quanto possibile) di quel lungo pomeriggio al Piper cercando di inserire tutti i particolari che riuscirò a ricordarmi per poter così ampliare la tua ricerca su quell'avvenimento. Fammi sapere. Ti saluto cordialmente. Marco. »

 

Immaginate cosa ho provato leggendo quelle righe, un po' come quel giorno che Stefano Pogelli mi spedì via email le foto del Piper... Ho contattato subito Marco Sersale, per conoscerlo, per conoscere, quasi per assaporare egoisticamente per primo i momenti di quel pomeriggio del 18 aprile del 1968, lui ...finalmente ...un testimone oculare di quel favoloso concerto al Piper, in assoluto la prima apparizione dei Floyd in Italia. E già, parlando con lui per più di un'ora, ho capito l'importanza che i Pink Floyd ebbero in quell'anno per la maggior parte del pubblico italiano, ormai pronto al "dopo-beat" e al "progressive". Un qualcosa di sconvolgente accadde quel pomeriggio del 18, nella serata stessa ed il giorno seguente. Un qualcosa che ha segnato Marco e tutti quelli che ebbero la fortuna ed il coraggio di vedere quei quattro sconosciuti in quel nuovo spettacolo di "LUCI e SUONI PSICHEDELICI", come recitava la locandina del giornale romano di quei giorni ed i manifesti dell'epoca che erano attaccati in tutta Roma. Forse qualcosa che potevamo già solo immaginare leggendo l'articolo di Filippo Bianchi, un altro testimone di quelle giornate del 1968, un altro "sessantottino".

 

Ho chiesto a Marco di scrivere un resoconto della giornata, dello show, dei suoi particolari, di come conobbe Waters & C., di quei momenti sconvolgenti per un ragazzo romano del '68. Ne viene fuori qualcosa veramente di storico, che rende quasi reale il racconto, tanto è pieno di particolari. Particolari che confermano tutto quello che abbiamo detto sinora e trovato su quelle giornate al Piper Club. Addirittura, abbiamo altri elementi utili che possono confermare pure la data del filmato promozionale di "It would be so nice", ovvero a maggio del 1968. Non ho voluto modificare più di tanto il racconto di Marco, per non perdere il suo fascino e capire l'atmosfera di quel pomeriggio lontano del 1968. Basta girare pagina...

 

 

 

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