RICORDI.

 

 

 

 

Dopo aver visto le fotografie ed averle condivise con Nino, ci siamo messi all'opera per analizzarle e per cercare ancora dei fatti concordanti verso la scoperta delle date, le reali date dei concerti al Piper Club di Roma. Una cosa era sicura: le foto scattate da Piero raffiguravano i Pink Floyd ed il Piper Club di via Tagliamento. Le sue vecchie balconate erano inconfondibili, lo vediamo in una serie di fotografie dell'epoca (fine 1966-1970), con cui analizziamo le balconate e lo stretto palco del Piper Club.

 

 

 

Grand Guig.

Qui si vede una rara fotografia della sala del Piper con le sedie accastate, una usanza che avevano gli addetti alla discoteca durante il periodo di chiusura della sala. Da notare che anche nel filmato promozionale di "It Would Be So Nice" si intravedono parecchie sedie accatastate confusamente nella sala, delle normalissime comuni sedie di legno e paglia.

 

 

 

 

Mal e i Primitives.

Si vede bene il palco degli anni '60, che era molto stretto e con i pannelli dipinti da vari artisti famosi, come Schifani. I due palchi erano poi accompagnati da pedane mobili, che all'occorenza facevano anche da palco aggiuntivo.

 

 

 

Rita Pavone.

Il palco del Piper poteva essere attrezzato e modificato a seconda dell'artista che suonava. Vediamo qui, in occasione di uno show di Rita Pavone, come i pannelli dipinti dello sfondo siano stati ricoperti con pannelli a tema.

 

 

 

 

Nino Ferrer.

Una bella veduta delle famose vecchie balconate del Piper, con le loro balaustre e le finte colonne, le stesse che si vedono sia nel filmato di "It Would Be So Nice", sia nelle fotografie di Piero. Probabilmente anche questa inquadratura fa pensare al palco di destra, lo stesso usato dai Floyd, e press'a poco la foto è fatta con la stessa angolazione.

 

 

 

 

Patty Pravo.

Anche qui una veduta delle balconate del Piper in due foto dell'epoca con Patty Pravo.

 

Proprio Patty Pravo ha confermato recentemente, in un'intervista su Babilonia Magazine, di aver conosciuto e visto i Pink Floyd al Piper Club [ dal sito http://www.babiloniamagazine.it/leggi.php?p=s748&date=30%20luglio%202_06 ]:

« I Pink Floyd? Meglio che si ritirino, sono vecchi e si vede. Lo dico perché li ho amati tanto. Li ho conosciuti, negli anni Sessanta. Vennero al Piper e volevano convincermi ».

 

 

 

I Rokes.

Qui, negli anni 70, il palco è leggermente modificato, rimane stretto, ma vengono aggiunte delle pedane orizzontali per aumentarne la superficie, e delle altre soprallevate, per una migliore situazione della scena. Solo dal 1972 la sala del Piper cambiò radicalmente, tanto che formarono un unico palco al centro, come si vede nel piccolo filmato dei Genesis del 18 aprile 1972.

 

 

 

Questa piega che aveva preso all'improvviso la nostra ricerca ci portava a fare anche le prime verosimili ipotesi. Secondo noi, i Pink Floyd hanno suonato al Piper Club in aprile nel 1968, ...i vestiti ed il periodo sono quelli. La busta di Piero contiene anche altre due foto scattate probabilmente nel backstage del concerto. ...O dei concerti, visto che gli elementi finora acquisiti e le considerazioni finali ci hanno portato a pensare che i concerti al Piper fossero stati due. Fattore importante è che le fotografie fanno parte dello stesso negativo delle altre foto, il che ci porta a pensare che sono state fatte insieme, nello stesso periodo o forse nello stesso giorno.

 

* Le due fotografie che seguono sono state gentilmente offerte da Marina Poletti e per cui ne è assolutamente vietata la loro riproduzione, duplicazione, salvataggio e trasmissione, senza il consenso della proprietaria.

 

 

 

 

[Foto © Archivio Marina Poletti]

 

 

Nelle fotografie si vede chiaramente Wright e Waters, probabilmente prima del concerto o nella pausa dei due concerti, sullo sfondo si notano alcuni posters.

Nella fotografia di sinistra sembra essere un poster dei Giganti citato da Andrea Pogelli, o forse i Rokes. Wright indossa un giaccone scuro con una sciarpa, ma si distingue appena che la camicia è dello stesso tipo a fantasia delle foto precedenti;

Il secondo poster (quello più sulla destra), dovrebbe essere un poster di Patty Pravo, si distingue da alcuni particolari: una parte della "A" e della doppia "T" proprio vicino la faccia di Waters, mentre sotto non si riconosce se è una "V".

 

Nella seconda fotografia di destra, Wright suona in un attimo di relax anche una chitarra acustica, indossa sempre il giaccone scuro e il foulard. Waters indossa la classica camicia verde a fantasia, già vista nelle fotografie precedenti del concerto, con sopra un giaccone di pelliccia; si notano anche gli anelli alle sue dita. I poster alle sue spalle sembrano essere gli stessi, forse si riconosce la "P" di "PRAVO" sopra la sua spalla sinistra.

 

 

 

E' proprio quel giaccone e gli anelli che sono un classico indizio per quel periodo per Waters, lo si può confrontare con altre foto, anche promo session, del 1968 e sono quasi tutte così.

 

 

Abbiamo pensato di mettere anche un'altra fotografia che testimoniava quel periodo: una session di prove in un teatro di Bruxelles, il soundcheck prima del concerto del 19 ottobre 1968, dove si vede Waters con la stessa camicia a fantasia e Mason con la stessa camicia a fiori-fantasy delle fotografie del Piper.

 

  Stefano Pogelli non ha finito la sua parte. Ha rintracciato un vecchio amico e coetaneo di Piero, Giorgio Rossi. Anche lui era al concerto del Piper, ma non con il suo amico Piero. Ma i suoi ricordi sono pochi, così a distanza di anni, ...ma interessanti ed importanti. Si comincia a delineare una storia interessante. Lui è ben sicuro, ci furono due concerti al Piper, uno nel pomeriggio e uno in serata. Un particolare non da poco! Si trattava di una consuetudine all'epoca, che continuò per diversi anni, parecchi gruppi suonavano due volte al giorno, di pomeriggio e la sera. Giorgio Rossi ricorda anche perfettamente che l'esibizione al Piper Club era completamente slegata dal successivo Festival al Palasport della prima settimana di maggio. Lui partecipò solo alla prima serata del Festival e non ascoltò quindi i Pink Floyd al Palasport, ma non la ricorda come una gran perdita, dato che li aveva già ascoltati al Piper. Purtroppo non ricorda bene la data del Piper, se Marzo o Aprile. Ma le due apparizioni dei Floyd erano vicine.

 

Anche Giorgio, a questo punto, fa delle supposizioni: secondo lui il concerto del Piper Club era collegato alla presentazione di un singolo (...ricordate, ..."It Would Be So  Nice"!). Particolari interessanti e che aggiungono notizie sempre più sensazionali alla nostra ricerca. La cosa che finalmente prende senso è che quello che dice Stefano coincide con i ricordi di Giorgio Rossi: secondo lui il concerto del Piper era fatto in modo di pubblicizzare un nuovo singolo, una specie di presentazione, e per cui scollegato da un festival come quello di maggio. Ora, se analizziamo quanto detto nella ricerca del "The Piper at the Gates of Rome", il singolo poteva essere senz'altro "It Would Be So Nice", che sembra la ricostruzione più verosimile adesso. E tutto si collega con il filmato promozionale. L'affermazione di Giorgio Rossi "...l'esibizione al Piper era completamente slegata dal successivo Festival al Palasport della prima settimana di maggio..." è basilare, sappiamo così che i Floyd suonarono almeno una volta a Roma prima del Festival di maggio. Così le date del 18 o 19 aprile 1968 o entrambe sono giuste, almeno con questi elementi sinora scoperti.

 

 

Dunque, è ormai chiaro che i Floyd suonarono al Piper Club in aprile, gli indizi ormai sono prove, erano nella parte del palco di destra.

 

  Ma l'apparizione di aprile al Piper Club poteva essere stata davvero un'abile mossa dei Floyd per pubblicizzare il nuovo singolo. Un curioso e piccolo articolo del Melody Maker dell'aprile del 1968 (forse i primi di aprile) riporta una verità, una mezza verità e un errore grossolano.

 

 

L'articolo riporta delle notizie sull'uscita del nuovo singolo, "It Would Be So Nice", per il 12 aprile, ma sbaglia totalmente le notizie sulla prossima uscita per il 19 aprile del nuovo album, che erroneamente e grossolanamente chiama "Corporal Clegg" (sappiamo che "A Saucerful Of Secrets" uscì il 1° luglio 1968). Poi, riporta chiaramente la frase "...The group are going to Italy in May...", riferendosi, sappiamo, al festival di maggio e omettendo di riportare, secondo noi, l'apparizione al Piper Club di aprile, forse passata sotto tono. Le ragioni potrebbero essere queste: agli inizi di aprile si sapeva già dell'imminente uscita del singolo e, sicuramente, del prossimo album; si sapeva anche dell'organizzazione del Festival Pop di maggio a Roma, poichè era stato organizzato per gennaio-febbraio e poi saltato per problemi organizzativi. Ma i Floyd approfittarono abilmente dell'invito a Roma per gli ultimi dettagli del festival pop per pubblicizzare il prossimo singolo, uscito il 12 aprile, e parteciparono alle serate suonando al Piper Club, la loro effettiva prima volta in Italia, in previsione del festival di maggio.

Una conferma importante viene dall'altro articolo del Melody Maker, stavolta del 27 aprile 1968, già citato nella prima ricerca, che riporta: "Pink Floyd back from Rome, mystified by lack of advertising from Rome Pop Festival". Dunque, sono stati a Roma, ma non per il Festival, cioè, prima del 27 aprile del 1968, data dell'articolo. Prende piede la soluzione più ovvia, il doppio concerto a Roma il 18 o 19 aprile al Piper Club.

 

[N.B. : i link di questa pagina sono riferiti al periodo della prima ricerca; pertanto, alcuni di essi potrebbero non essere più disponibili, poichè, nel corso degli anni, le pagine a cui sono riferite possono essere state cancellate o non più funzionanti o non aggiornate]

 

 

 

 

prosegui (4)