che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi. |
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da ogni peccato, dalla morte eterna liberaci, o Signore. |
RELIGIOSITA' E DEVOZIONI POPOLARI
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Il santuario " MADONNA DELLA
STELLA" è ubicato nel Comune di Montefalco (Perugia),
che fa parte della diocesi di Spoleto-Norcia. Fu costruito nel luogo dove, nel
1862, la Madonna apparve ad un bambino di 5 anni,
Federico Cionchi, chiamato Righetto. Il santuario è affidato alla cura dei Padri Passionisti. NOTA: I Passionisti appartengono alla congregazione della "Passione di Gesù Cristo", fondata nel 1720 da S. Giovanni della Croce. Sono noti come predicatori. |
La Basilica Santuario, nell'assetto
attuale, risale al 16° secolo. In essa è conservata un'immagine miracolosa della Madonna (chiamata Madona Granda), risalente al 10° secolo, che viene invocata in modo particolare dagli ammalati. Tra i prodigi operati dalla Madona Granda, c'è la liberazione dalla prigionia del capitano Gerolamo Emiliani, avvenuta nel 16° secolo. Questo evento provocò un profondo cambiamento nella vita di Gerolamo, che decise di dedicarsi ai sofferenti ed ai giovani abbandonati, tanto da essere proclamato santo nel 1747. Presso questo santuario trascorse, come sagrista, gli ultimi 40 anni della sua vita fratel Federico Cionchi, chiamato Righetto, per il quale è in corso la "causa di beatificazione". NOTA: Il santuario è retto dai Padri Somaschi, la cui congregazione fu fondata da san Gerolamo Emiliani. |
Il Santuario, detto di S. Antonio,
è dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Esso è ubicato nel Comune di Messina, sede dell'omonima diocesi. Fu costruito per volontà del beato Annibale Maria di Francia, che per tutta la vita si dedicò ai bambini orfani e abbandonati, affinchè in esso si pregasse per le vocazioni. Il santuario è affidato alla cura dei Padri Rogazionisti. NOTA: Il Beato Annibale fondò l'Ordine dei Rogazionisti e la Congregazione delle Religiose del Divin Zelo; inoltre istituì la pratica del "Pane di S. Antonio". |
Il santuario, che sorge sul colle
di Bonaria, vicino Cagliari, fu fatto costruire dal re
Alfonso d'Aragona tra il 1324 ed il 1326.
In esso si trova una statua, in legno di carrubo, della Madonna, che tiene in braccio Gesù Bambino. Questa statua, costodita in una cassa, nel 1370 veniva trasportata da un veliero spagnolo, che, a causa di una tempesta, perse tutto il suo carico. La cassa con la statua della Madonna fu ritrovata nel porto di Bonaria dai frati Mercedari, che portarono la statua nella chiesa, che fu dedicata a Nostra Signora. NOTA: Il santuario è retto dai frati di Nostra Signora della Mercede (Mercedari), fondato a Barcellona nel 1218. |
Nel santuario si venera un'icona
bizantina in cui è raffigurata la Madonna con Gesù
Bambino in braccio. Questa icona fu dipinta da un monaco basiliano bizantino dopo l'anno 431. Poco tempo dopo alcuni monaci basiliani la portarono in Italia e la lasciarono ai monaci basiliani del cenobio di Barletta, in località Sterpeto. L'attuale santuario fu ultimato nel 1977 ed è affidato alla cura dei Padri Oblati di S. Giuseppe. |
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L'originaria Chiesa di S. Lucia
fu costruita nel 6° secolo, nel luogo ove nell'anno 304
era avvenuto il martirio di S. Lucia . Successivamente, in epoca normanna (secolo 12°) la chiesa venne ricostruita. L'attuale sistemazione risale ad epoca successiva al grande terremoto del 1693. All'interno della chiesa santuario si trova una colonna in granito, presso la quale avvenne il martirio della giovane Lucia. Sotto la chiesa si trovano le catacombe, intitolate a S. Lucia, risalenti al 3° secolo. NOTA: Il corpo di S. Lucia è custodito nella chiesa di S. Geremia a Venezia. |
Il santuario sorge sul monte S.
Calogero nel Comune di Sciacca (Diocesi di Agrigento). Il 1° santuario fu costruito verso la fine del 1400, nella zona in cui si trovava la grotta del Kronio, nella quale S. Calogero visse da eremita gli ultimi anni della sua vita. Successivamente venne costruito il tempio attuale, che venne inaugurato nel 1644. Il santuario è affidato alla cura dei Frati Francescani. |
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Ringraziamenti: alla Rivista del SANTUARIO BASILICA di MARIA AUSILIATRICE in Torino, ai padri Somaschi di Treviso