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LA DIREZIONE DI LETTURA NELLE IMMAGINI

Relazione al convegno "Tensione e interpretazione"
San Marino, 26-28 novembre 2004
                 


Molti critici e studiosi, da Wölfflin a Kandinsky ad Arnheim, hanno notato come le immagini non siano perfettamente ribaltabili e come esista una sorta di "direzione di lettura" privilegiata dei dipinti. In parte ciò è dovuto al fatto che gli elementi plastici assumono un valore e un peso visivi differenti a seconda che si trovino a destra o a sinistra. Ma, soprattutto, è interessante sottolineare come movimenti o vettori orientati verso destra siano considerati più "naturali" di quelli che hanno il verso opposto.
Esistono due grandi famiglie di interpretazioni per questo fenomeno. La prima si basa sul concetto di lateralizzazione, cioè sul fatto che i due emisferi cerebrali svolgano funzioni differenti. In questo ambito alcuni sostengono che la "direzione di lettura" sarebbe dovuta al predominio dell'emisfero sinistro (quello responsabile del linguaggio verbale), mentre altri la riconducono alla specializzazione visiva dell'emisfero destro.
Un altro tipo di spiegazione si basa invece sulle abitudini di lettura. In questo caso, però, non sono stati elaborati veri e propri modelli di funzionamento e ci si è limitati a stabilire un'analogia fra l'operazione di lettura/scrittura e quella di fruizione di un immagine. In tal senso, una teoria del linguaggio plastico basata sui concetti di aspettativa, tendenza e tensione e su quello di schema incarnato può probabilmente aiutarci a sviluppare una spiegazione più articolata. Per farlo analizzeremo alcuni dati sui movimenti oculari e le proposte di Hochberg sulla visione. Delle osservazioni finali sull'arte giapponese serviranno a illustrare e consolidare questa ipotesi.


Reading direction in images.

Many authors (as Wölfflin, Kandinsky and Arnheim) have observed that images can not be mirrored without altering them. They have also noted a sort of "reading direction" in paintings. This is partly due to the fact that plastic elements on the right have a different visual weight from those on the left. The most interesting thing is that right-oriented movements or vectors are considered as more "natural" than those left-oriented.
There are two kinds of interpretation of this effect. One is based on the concept of lateralization, i.e. on the functional differences between the two cerebral emispheres. Some authors mantain that "reading direction" is caused by the supremacy of the left emisphere, that is responsible for verbal language; others think that it is due to the visual specialization of the right emisphere.
Another kind of interpretation is based on reading habits. Actually, no model has been elaborated to explain this hypothesis (but the generic analogy between reading a text and looking at images). I will try to do it by using a theory of plastic language based on concepts as expectation, tendency, tension and embodied schemata. I will also analyse Hochberg's proposals on vision and some data about eye movements. Finally, some observations about Japanese art will explain and strengthen this hypothesis.