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L'ascensore Direttiva ascensori Dpr 162/99 del 30/04/1999 Direttiva del parlamento europeo: 95/16/CE Gli ascensori già installati entro il 01/07/1999, ma non ancora collaudati devono essere collaudati obbligatoriamente entro il 25/06/2000, salvo proroghe. La burocrazia non risparmia neppure l'ascensore. La nuova normativa introdotta dal dpr 162/99 è, a nostro giudizio, quanto di più assurdo si poteva immaginare. L'ascensore è una macchina, un montacarichi, una cabina che corre su e giù lungo delle guide all'interno di un vano condominiale, appesa ad una fune d'acciaio, mossa da un motore elettrico. Esistono delle normative tecniche fatte dai santoni del settore che si riuniscono a tavolino e decidono cosa si deve fare, come fare, quali elementi usare, come dimensionare, ecc., il tutto al fine di garantire degli standard di qualità e sicurezza a cui tutti si devono adeguare: i progettisti, i costruttori, gli installatori. Queste normative con il progresso tecnologico vengono man mano superate e sostituite da nuove normative che tengono conto dei miglioramenti avvenuti nel settore. Occorre garantire che i requisiti di sicurezza dell'ascensore si mantengano nel tempo in conseguenza al suo uso e al suo deterioramento. Il legislatore recepisce queste normative tecniche, le rende obbligatorie e le fa rispettare con apposite leggi che dovrebbero essere chiare e di semplice applicazione. Le dolenti note. La responsabilità di garantire la sicurezza o comunque di far eseguire i controlli periodici ai fini della messa in sicurezza dell'ascensore a chi spetta? Ricapitolando:
E invece no! Il legislatore non si limita a recepire la normativa tecnica, ma la condisce pure, sostituendosi ai santoni del mestiere e aggiungendoci tutta una serie di inutili condimenti burocratici (quali la formazione di libretti, l'obbligo di comunicazioni ai Comuni delle messe in esercizio di impianti, dei collaudi, delle modifiche avvenute, degli incidenti capitati e chi più ne ha, più ne metta, che se ne fanno i Comuni di tutti sti dati?) tali da rendere difficile e confusionaria l'applicazione delle normative dando adito ad interpretazioni sbagliate. E noi paghiamo!
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