Chamarel - le terre colorate

La visita alla zona sud dell'isola é la prima che decidiamo di fare (il fascino del sud secondo la versione proposta dal nostro hotel, con un costo che é circa il triplo di quanto spenderemo noi con il taxi) ed é per noi l'occasione per conoscere Nasser, l'autista che ci accompagnerà nei nostri spostamenti in questa vacanza, e che si dimostrerà un perfetto conoscitore di questa bellissima isola, oltre che una persona veramente squisita, con la quale si chiacchiera tranquillamente di tutti gli argomenti (inclusa la religione).

Purtroppo la giornata che abbiamo scelto per arrivare a Chamarel non é  la migliore dal punto di vista meteo, visto che nella zona sud dell'isola oggi piove abbondantemente. Arrivati al parco, la prima sosta é per la visita alle cascate, da un punto panoramico veramente bellissimo (vedi la relativa pagina) mentre la seconda sosta é alle terre colorate.

Arriviamo sotto un cielo plumbeo che minaccia di scatenare il finimondo, e così ci affrettiamo lungo il breve sentiero per completare la visita prima che si scateni Giove pluvio. Riusciamo effettivamente a vedere tutte le terre colorate, anche se ci rimarrà il sospetto che con la luce diretta del sole, gli effetti cromatici sarebbero stati ancora più belli (e nei pochi secondi di sole avuti fra una nuvola e l'altra ne abbiamo parziale conferma).

Chamarel - terre colorate

Sulla via del ritorno, mentre siamo fermi ad ammirare le solite ed immancabili tartarughe giganti (una costante di tutta la vacanza, visto che le ritroveremo ancora al Casela Bird Park ed ai giardini di Pamplemousses) si scatena un temporale tropicale che sembra preso da  un film.

Per fortuna siamo vicini ad una serie di piante molto folte che ci offrono un buon riparo, ma nei 15 minuti di attesa, anche le enormi foglie di queste piante cedono alla forza dell'acqua e così ci ritroviamo bagnati come pulcini .... oltre che pieni di morsi di zanzare ... viste che le nostre amiche (si fa per dire) sembrano essere state risvegliate dall'improvviso temporale ed avere deciso di banchettare a nostro spese (n.b. nonostante i quintali di autan e similari che ci eravamo portati dietro, queste sono le uniche zanzare che vedremo in 15 giorni di vacanza).

E così, bagnati fradici, decidiamo che vale la pena di fare una corsa fino al risamo che vale la pena di fare una corsa fino al ristorante poco lontano, dove almeno ci si può riparare dai tavolini che sono protetti dall'immancabile ombrellone di foglie di canna da zucchero.

Una breve sosta della pioggia ci consente giusto il tempo per salire sulla terrazza panoramica del ristorante e fare le ultime foto dall'alto, prima che Giove Pluvio torni in azione, ma per fortuna Nasser é già pronto con il suo taxi proprio davanti all'entrata del parco e ci risparmia la seconda doccia giornaliera.

Il viaggio per arrivare qui é stato lungo (e con in mezzo l'interminabile attraversamento di Port Louis), ma siamo molto contenti di essere venuti ad ammirare questa parte dell'isola, senza la quale la nostra visita a Mauritius non sarebbe stata completa.

Chamarel - terre colorate     Chamarel - terre colorate

 

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