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Volare... in treno
Un treno è una serie di aquiloni facenti capo allo stesso filo di ritenuta.
Un interessante aspetto dei treni è la possibilità di trasportare carichi: la trazione di ogni elemento della catena si somma a quelle di tutti gli altri, generando sul filo di ritenuta forze di sollevamento di intensità considerevoli.
Nel 1901 il signor Samuel Franklin Cody aveva pensato di utilizzare i treni di aquiloni per portare in aria una persona (la cosa sarebbe stata molto utile a scopi militari).
Oggigiorno, però, il campo di maggiore utilizzo è la fotografia aerea: il carico consiste in un attrezzo che comprende una macchina fotografica ed i meccanismi per il suo orientamento ed azionamento (se desiderate maggiori informazioni su questo argomento, vi invitiamo a consultare il sito Kites!, dedicato interamente alla K.A.P. - Kite Aerial Photography).

Non dimentichiamo, poi, il “fattore-spettacolo”: chi non resterebbe affascinato nel vedere un serpentone, colorato e svolazzante, innalzarsi a perdita d'occhio o danzare nel cielo compiendo incredibili acrobazie, come nella foto qui sotto?


Bresso (MI), Maggio 2001: treni di Losanghe Acrobatiche
si esibiscono in spettacolari evoluzioni


La fantasia degli aquilonisti non ha limiti: qui a fianco potete vedere una curiosa combinazione, fotografata sulla spiaggia di Albissola (SV) durante il raduno del 1998: un singolo filo è ancorato a due paletti conficcati nel terreno e costitiusce la traversa di ogni Losanga. Il risultato è un inusuale arco fluttuante nel vento.


Un paio di dritte per chi volesse cimentarsi nella costruzione di un treno di aquiloni:

  • Come e dove legare gli aquiloni tra loro?
    Quando aggiungete un aquilone al treno, la forza di sollevamento da essa esercitata si applica nel punto di aggancio: questo potrebbe modificare radicalmente l'assetto di volo, rischiando di compromettere la stabilità di tutto l'insieme.
    Per quanto riguarda il sistema di aggancio, una soluzione potrebbe essere il nodo illustrato nel disegno (“Gruppo di Scotta Ganciato”): il filo di ritenuta dell'aquilone già in volo (blu) termina con un cappio, mentre dall'aquilone che state aggiungendo si innalza un altro segmento di filo (arancio).
    Questo nodo è abbastanza resistente alla trazione da impedire la rottura della catena durante il volo, allo stesso tempo è semplice da sciogliere a terra: è sufficiente tirare l'estremità rossa.
    Un altro sistema di connessione rapido (anche se un po'più pesante & costoso): un piccolo moschettone al termine del filo di ritenuta si innesta in un anello predisposto sull'aquilone da agganciare.

  • Attenzione alle code.
    Solitamente gli aquiloni che formano un treno hanno code piuttosto corte: la stabilità necessaria è fornita dall'aquilone-pilota e da tutti gli altri già in volo, Con le code lunghe, inoltre, aumenta la possibilità di far cadere tutto il treno: basta un calo dell'intensità del vento che faccia assumere alla formazione un angolo di volo inferiore ed ecco che le code dell'aquilone che si trova più in basso rischiano di impigliarsi nel filo di ritenuta o in quelle del modello che lo precede, in un disastroso effetto-domino.





Nella foto, un semplicissimo treno realizzato dai Piccoli Pirati dell'Aria: due mini-Losanghe si librano appaiate nel cielo. Chissà, forse un giorno ne metteremo insieme qualche centinaio... :-)

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