- Tecniche di costruzione -

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Come applicare le code



Le code

Il fascino di un aquilone in volo è dovuto per buona parte alla grazia dei suoi movimenti, specialmente quando sono evidenziati da una lunga e colorata coda che traccia eleganti curve nell'aria. Addirittura si può dire che, spesso, è proprio questo elemento a catturare l'attenzione dello spettatore.

Molti tra coloro che si avvicinano per la pima volta alla costruzione di aquiloni pensano che la coda abbia solo funzioni decorative, ma non è così: alcuni modelli (come quello, tradizionale, a losanga o diamante) non riuscirebbero nemmeno a sollevarsi, senza una coda che li stabilizzi.

La coda offre resistenza all'aria e funziona un po' come un'"ancora" che mantiene il modello in assetto di volo. La sua lunghezza è determinante e dipende dalla velocità del vento: troppo corta rende il modello instabile con la tendenza ad avvitarsi nell'aria (qualcuno può anche trovarlo divertente); troppo lunga, appesantisce il modello, rallentandolo e limitandone l'altezza di volo (gli aquiloni che raggiungono le quote più elevate sono proprio quelli in grado di volare senza le code).

La giusta lunghezza della coda dipende dalla velocità del vento: si determina sul campo, facendo diversi tentativi fino a raggiungere un compromesso tra la stabilità di volo e la quota raggiunta.

A volte, invece, capita di vedere code su aquiloni che non ne avrebbero affatto bisogno. Sono puramente decorative: il Delta che potete vedere nella foto qui a fianco, in effetti, fa un figurone.

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Il modello ritratto in questa immagine è stato fotografato dai Piccoli Pirati dell'Aria al raduno "Albissola Vola 1998". La sua coda era lunga ben 70 metri! (modello realizzato da Luca Calcinai)



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