L’ALTO CASERTANO
Se si volessero raggruppare in una sola parola borghi e strade con tappeti infiorati, presepi viventi, giostre medioevali, castelli, chiese millenarie, colline e montagne incontaminate, tradizioni culinarie, famiglie patriarcali, il tutto mescolato ad una profonda fede, con una cornice di semplicità, serenità e pace, si dovrebbe dire “Alto Casertano”.
Circondato dai piccolissimi borghi dei castelli longobardi, dalle rovine romane
e sannite, dalle numerose grotte esistenti nel sottosuolo dove si veneravano i
Santi, l’Alto Casertano si snoda tra paesaggi di colline ricoperte da ulivi,
vigneti e campi di grano e monti di faggi e querce secolari.
I borghi dell’Alto Casertano rappresentano un ambiente naturale
particolarissimo, segnato dall’attività millenaria dell’uomo sempre ben
amalgamata con la natura, soprattutto perché quest’area non è segnata
dall’industrializzazione ed è stata risparmiata dal turismo di massa.
Uno di
questi borghi, ai piedi della catena dei Monti Trebulani e distante 10 km dal
massiccio del Matese, è Dragoni, paesino natale di mia moglie Matilde.
Qui, respirando aria pulita, sostenendo ritmi pacati, assaporando la ruralità e
abbandonando il frenetico stress cittadino, si potrà scoprire il piacere di
vivere in campagna .
A sera poi, quando si sono fatte proprie tutte queste magnificenze, ci si deve
anche soffermare a riflettere e a riposare .… nella pace e nella quiete.