.Noi
Saremo
Noi
saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero?
Nell'amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto
al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.
Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.
Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l'anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?
Lussurie
Carne, o solo frutto
addentato dei giardini di quaggiù
frutto dolceamaro che impasta i denti di chi è solo
degli affamati di solo amore, bocche o gole,
e buon dessert dei forti, loro allegro desinare.
Amore!
Sola emozione di coloro cui l’orrore
di vivere non commuove,
Amore, che stritoli
sotto le tue mole gli indugi di libertini e ritrose
per il cibo dei dannati che scelgono i sabba,
Amore, tu m’apparisti a volte come un buon pastore
di cui sogna la filatrice seduta presso il focolare
le sere d’inverno, al calore di un chiaro sarmento,
ed è la
Carne quella filatrice, e l’ora è giunta
che il sogno avvolgerà la sognatrice – ora santa
o no!
Che importa al vostro
delirio,
Amore e
Carne?
Vola,
canzone, rapida
Vola, canzone, rapida
davanti a Lei
e dille
che, nel mio cuor fedele,
gioioso ha fatto luce un raggio,
dissipando,
santo lume, le tenebre
dell'amore: paura,
diffidenza e incertezza.
Ed ecco il grande
giorno!
Rimasta a lungo muta
e pavida - la senti?
- l'allegria ha cantato come
una viva allodola
nel cielo rischiarato.
Vola, canzone
ingenua,
e sia la benvenuta
senza rimpianti
vani colei che infine torna.
Arietta
dimenticata
Piange
il mio cuore
Come piove sulla città;
Cos'è questo languore
Che penetra nel mio cuore?
O
dolce rumore della pioggia
Sulla terra e sopra i tetti!
Per un cuore che s'annoia,
Oh, il canto della pioggia!
Piange senza ragione
Questo cuore che s'accora.
Che! Nessun tradimento?...
E' un lutto senza ragione.
Ed è la peggior pena
Non sapere perché
Senza odio e senza amore
Il mio cuore ha tanta pena!
Camminavo su
sentieri infidi
Camminavo su sentieri
infidi
dolorosamente incerto.
E
le tue care mani mi guidarono.
pallido un debole presagio d'alba
riluceva all'orizzonte lontano:
il tuo sguardo fu il mattino.
Nessun altro rumore che il suo passo
sonoro incoraggiava il viaggiatore.
La tua voce mi disse: Vai avanti!.
Il mio cuore timoroso, oscuro,
piangeva solo sulla triste via:
l'amore, delizioso vincitore,
ci ha riuniti nella gioia.
|
Le
Conchiglie
Ogni
incrostata conchiglia che sta
In
quella grotta in cui ci siamo amati
Ha la sua propria particolarità.
Una dell'anima nostra ha la porpora
Che ha succhiato nel sangue ai nostri cuori
Quando
io brucio e tu a quel fuoco ardi
Un'altra imita te nei tuoi languori
E
nei pallori tuoi di quando, stanca,
Ce
l'hai con me perché ho gli occhi beffardi.
Questa fa specchio a come in te s'avvolge
La grazia del tuo orecchio, un'altra invece
Alla
tenera e corta nuca rosa
Ma una sola, fra tutte, mi sconvolge.
Il mio sogno
familiare
Spesso mi viene in
sogno bizzarra e penetrante
Una donna mai vista,
che amo e che mi ama,
Che con lo stesso
nome si chiama e non si chiama
Diversa e uguale
m'ama e sempre è confortante.
È
per me confortante, e il mio cuore parlante
Per lei soltanto,
ahimè!
Non è più cosa grama
Per lei soltanto, in
fronte del sudore la trama
Lei soltanto
rinfresca, con le lacrime piante.
È
bruna, bionda o rossa?
Non mi è dato sapere.
Il suo nome?
Ricordo che è dolce e
dà piacere.
Come nomi diletti che
la vita ha esiliato.
All'occhio delle statue è simile il suo sguardo,
Ed ha la voce calma,
lontana, grave, il fiato
Delle voci più care
spente senza riguardo.
Viviamo in
tempi infami
Viviamo in tempi
infami
dove il matrimonio delle anime
deve suggellare l'unione dei cuori;
in quest'ora di orribili tempeste
non è troppo aver coraggio in due
per vivere sotto tali vincitori.
Di fronte a quanto si osa
dovremo innalzarci,
sopra ogni cosa, coppia rapita
nell'estasi austera del giusto,
e proclamare con un gesto augusto
il nostro amore fiero, come una sfida.
Ma che bisogno c'è di dirtelo.
Tu la bontà, tu il sorriso,
non sei tu anche il consiglio,
il buon consiglio leale e fiero,
bambina ridente dal pensiero grave
a cui tutto il mio cuore dice:
Grazie!
Gesù
Bambino
Gesù
Bambino,
come dobbiamo essere
se vogliamo vedere
Dio
Padre:
accordaci allora di rinascere
come puri infanti, nudi, senz’altro rifugio
che una stalla, e senz’altra compagnia
che un asino e un bue, umile coppia;
d’avere infinita ignoranza
e l’incommensurabile debolezza
per cui l’umile infanzia è benedetta;
di non agire senza che nonnulla ferisca
la nostra carne tuttavia innocente
ancora perfino d’una carezza,
senza che il nostro misero occhio non senta
dolorosamente perfino il chiarore
dell’alba impallidire appena,
della sera che cade, suprema luce,
senza provare altra voglia
che d’un lungo sonno tiepido e smorto…
Come puri infanti che l’aspra vita
destina – a quale meta tragica
o felice? – folla asservita
o libera truppa, a quale calvario?
La dura
prova
La dura prova è ormai
alla fine:
mio cuore, sorridi al domani.
Son passati i giorni angosciosi,
quando ero triste fino al pianto.
Anima mia, ancora un poco,
non stare a contare gli istanti.
Ho letto le parole amare,
e ho bandito le oscure chimere.
Gli occhi non possono vederla
a causa di un dovere doloroso,
l'occhio è ansioso di ascoltare
le note d'oro della sua voce tenera,
tutto il mio essere e il mio amore
acclamano il giorno felice
in cui, unico sogno, unico pensiero,
ritornerà da me la fidanzata.
|