Il
Carnevale,
periodo che precede la Quaresima, è l'adattamento cristiano di antiche
usanze pagane quali i lupercali (riti di purificazione del 15 febbraio
celebrati dai sacerdoti "luperci") e i saturnali (festa popolare
dell'antica Roma in onore di Saturno che nel periodo di svolgimento,
tra il 17 e il 23 dicembre, annullava le barriere servili e sociali).
Dal Quattrocento, il Carnevale sostenne una serie di attacchi
repressivi dai moralizzatori dell'epoca: giudicavano infatti troppo
"pagani" i riti, i festeggiamenti e i banchetti che si svolgevano in
quel periodo. Mal tollerate erano anche le sagre popolari, talune
alquanto rozze, come la festa dell'asino e quella dei folli, con
stravaganze oltre misura.
Nonostante questo, il Carnevale ha continuato a dar vita a nuove forme
celebrative: combattimenti tra classi diverse di cittadini o fra
circoscrizioni, a colpi di sassi e bastoni; lotte rituali tra rioni e
quartieri di una stessa città, a tutt'oggi la battaglia delle arance a
Ivrea, o tra cittadine diverse.
Questo accadeva per le strade, tra il popolo, mentre nelle quiete dei
giardini e delle sale dei sontuosi palazzi, la nobiltà si dilettava in
giochi "cortesi" sbalordendosi a vicenda per l'abilità nell'utilizzo
delle armi.
Nel tardo Medioevo il travestimento si diffuse nei carnevali delle
città. In quelle sedi il mascherarsi consentiva lo scambio di ruoli,
il burlarsi di figure gerarchiche, il satireggiare vizi di persone o
malcostumi con quelle stesse maschere, oggi note in tutto il mondo,
che sono poi assurte a simbolo di città e di debolezze umane. La
tradizione del Carnevale ha fatto in modo che ogni regione italiana
vanti una propria originalità richiamando turisti e visitatori da ogni
parte del mondo.
I più famosi sono quelli di Viareggio e Venezia seguiti, con analoga
notorietà, da quello pugliese di Putignano e da quello di Cento, nel
ferrarese, gemellato col Carnevale di Rio de Janeiro.
Arance e coriandoli
L'apertura del
carnevale avviene già il 6 gennaio con una sfilata per le vie
della città accompagnata dal suono di Pifferi e Tamburi.
Ma il carnevale di Ivrea non è solo un Carnevale.
La particolarità è che durante i festeggiamenti scoppia una battaglia di
tutti contro tutti con nient'altro in mano che...delle arance.
Lo scontro si svolge sulle piazze del centro urbano e vede impegnati gli
equipaggi delle pariglie e delle quadriglie, carri a due o quattro cavalli,
e le squadre degli "aranceri" a piedi costituite da centinaia di tiratori.
Sono oltre tremila i combattenti che tirano le arance: nove squadre,
agghindate in variopinti costumi, con centinaia di componenti ciascuna e una
quarantina di carri che ospitano i guerrieri del tiranno, infagottati in
abiti spessamente imbottiti, le fattezze nascoste in caschi che conferiscono
loro un aspetto terrificante.
La città
palcoscenico
Chi arriva a
Venezia per vedere le sfilate dei carri allegorici rimarrà sicuramente
deluso.
A febbraio la città stessa si trasforma in un enorme palcoscenico dove le
maschere più elaborate ed originali si lasciano ammirare e fotografare.
Sebbene sia difficile prendere parte ai famosi balli che si organizzano in
alcune delle dimore storiche più belle di Venezia è però possibile ammirare
in molte calle, piazzette ed anche chiese spettacoli teatrali o musicali.
Come ogni anno il Carnevale di Venezia ha un tema e quest'anno si celebrano
i "Viaggi e i Viaggiatori".
Inoltre la città riserva sempre uno spazio per i bambini con musica e canti.
Allegria,
ballo e spensieratezza.
Il Carnevale di
Viareggio, Carnevale d’Italia e d’Europa, ogni anno, celebra lo
splendore di
un mese intero di feste diurne e notturne, con sfilate di carri
spettacolari, feste rionali, veglioni in maschera e rassegne di ogni
genere.
Il Carnevale di Viareggio momento ideale di incontro tra popoli e
culture diverse, è l’occasione per celebrare oltre alla tradizione,
anche valori universali di solidarietà e pace.
Le feste rionali hanno origini lontanissime e, per i viareggini sono
momenti imperdibili.
Ogni quartiere, a turno, durante tutto il lungo mese di Carnevale,
chiude le proprie strade
principali e cibo, vino, musica e balli di ogni genere la fan da
padroni per tutta la sera!
I festeggiamenti hanno inizio alle 19 giusto alla fine di ogni corso
mascherato e proseguono fino alla mezzanotte. Oltre a scherzi e
maschere vengono allestiti palchi per le band ospiti e musicisti
improvvisati. Ad ogni appuntamento, nelle strade si riversano
centinaia di visitatori e figuranti del carnevale viareggino. E allora
può capitare di incontrare maschere studiate per mesi con abiti
elaborati e trucchi impeccabili, oppure le classiche maschere di tutti
i tempi o ancora i travestimenti improvvisati dell'ultimo momento che,
talvolta, riescono ad avere un effetto molto più ironico e originale
delle altre.
Mentre la passeggiata è la scenografia dei maghi della cartapesta, il
carnevale dei rioni è il momento in cui tutti possono sentirsi i veri
protagonisti, vivendo e animando con pura allegria questo periodo di
festa.
Le parole d'ordine sono ancora le stesse: allegria, ballo e
spensieratezza.
A ritmo di
samba
A Cento si svolge il
più coinvolgente e trasgressivo carnevale d’Europa.
La dice lunga il fatto che il carnevale della località emiliana sia
gemellato con quello di Rio de Janeiro, di cui riprende lo stile dei
carri, l’enfasi dei ritmi musicali, i costumi scintillanti, le
provocanti ballerine ma, soprattutto, il divertimento sfrenato. Quanto
basta a trasformare una manifestazione tipicamente locale in evento
mondano. Effettivamente è stato il gemellaggio con Rio, avvenuto nel
1993,
a rivoluzionare il carnevale di Cento fino a condurlo ai vertici
internazionali e
coinvolgerlo direttamente nelle più famose sfilate brasiliane.
Il carro vincitore della manifestazione centese, infatti, detiene un
privilegio unico al mondo, quello di partecipare nella “Notte dei
Campioni” alla sfilata carioca che si svolge nel Sambòdromo di Rio,
praticamente il tempio del rituale carnevalesco della città.
Scrivetemi e pubblicherò con immenso
piacere le vostre Poesie, i vostri Pensieri, i vostri Racconti...