La visione della donna, che
nel nostro tempo potrebbe apparire quasi negazione al suo diritto di
realizzarsi come persona, è invece rivelazione.
Per Tagore la donna è portatrice dell'energia vitale e creativa che
distribuisce vita ed armonia
alla
famiglia, portatrice e custode della "luce" lei stessa è luce.
La donna, nella sua capacità precipua di curare, alleviare,
consolare, accudire, amare,
svolgendo la sua missione realizza completamente la vita.
Non perdendo mai di vista la concretezza e la realtà, dandosi anche
fisicamente è, in ogni
senso,
amore medicina carezza. Essa ama, cura, accarezza "l'altro"…suoi
cari, le sue piante,
i suoi
animali con tenerezza e dedizione.
Questa immagine di perfezione e di gioia vive nell'animo di Tagore,
grande "sapiente" in questo
come
in ogni altro aspetto dell'esistenza, per tutta la sua vita come
fiaccola viva che lo
illumina, suscita ed alimenta in lui il desiderio di migliorare
spingendolo a perseguire un ideale di
verità
realizzato nella semplicità della fede vissuta, della devozione
illuminata dall'amore.
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