CENNI STORICI
Intorno all'anno
mille, periodo in cui è datato il primo documento che parla di Brugine
(1138), il territorio appariva ricco e fertile grazie alla presenza di
un'importante idrografia.
Vi scorrevano, infatti, il Retrone (Bacchiglione) e il Medoacus Minor
(un ramo del Brenta) che, attraversando la Campagnola, dove c'era un
porto, giungeva fino alla laguna veneta, fino a che i padovani non ne
arrestarono il corso facendolo confluire nel Medoacus Maior (Brenta).
La toponomastica testimonia l'esistenza del fiume con alcune zone, quali
"Porto" (dall'antico porto fluviale) e "Arzerini".
Brugine fu sede di
un antico castello sorto nel periodo Longobardo. Passò poi per
investitura ai nobili Maccaruffi di Padova che lo tennero come feudatari
del Vescovo "Conte di Sacco". In seguito il castello ha dato origine
all'attuale Villa Roberti.
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