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                                                   BRUGINE

CENNI STORICI

Intorno all'anno mille, periodo in cui è datato il primo documento che parla di Brugine (1138), il territorio appariva ricco e fertile grazie alla presenza di un'importante idrografia.
Vi scorrevano, infatti, il Retrone (Bacchiglione) e il Medoacus Minor (un ramo del Brenta) che, attraversando la Campagnola, dove c'era un porto, giungeva fino alla laguna veneta, fino a che i padovani non ne arrestarono il corso facendolo confluire nel Medoacus Maior (Brenta).
La toponomastica testimonia l'esistenza del fiume con alcune zone, quali "Porto" (dall'antico porto fluviale) e "Arzerini".

Brugine fu sede di un antico castello sorto nel periodo Longobardo. Passò poi per investitura ai nobili Maccaruffi di Padova che lo tennero come feudatari del Vescovo "Conte di Sacco". In seguito il castello ha dato origine all'attuale Villa Roberti.

     

        


   STEMMA DI BRUGNE  

 

Due comete: rappresentano i centri abitati di Brugine e Campagnola. La cometa che brucia richiama il nome "Brugine" la cui origine va riferita agli incendi del suo territorio.

Due stelle argentate: le comete (Brugine e Campagnola), esaurita la carica di fuoco, continuano a brillare seguendo la traiettoria segnata dal Creatore.

Campo azzurro: lo spazio celeste

Corona turrita: indica che Brugine fu sede di un castello in periodo longobardo. In seguito il castello ha dato origine alla Villa Roberti, centro di cultura e di arte

 BRUGINE OGGI 

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