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Grazie al processo di diluizione le preparazioni omeopatiche spesso superano il limite della materialità, secondo i sostenitori di questa dottrina la loro azione è dunque affidata nongià alle molecole della sostanza di partenza, bensì ad un quid energetico associato a frequenze vibrazionali di natura elettromagnetica.
Tale premessa rende evidente come le preparazioni omeopatiche siano rispetto a quelle allopatiche, maggiormente esposte a frequenze perturbatrici esterne che anche se non di elevata intensità possono compromettere con la natura energetica della preparazione originale.
Le energie perturbatrici esterne, più frequenti possono essere :
Energia Termica ( Vicinanza a fonti di calore )
Campi elettromagnetici (Telefonini, Apparecchi Televisivi, Trasformatori etc .. )
Energia Luminosa ( Radiazione Solare )