La prima Visita Pastorale di Sua Eccellenza

Mons. Vito di Grisantis Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca

Carissimi,

riportiamo la lettera inviata da sua Eccellenza Mons. Vito De Grisantis, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, in occasione dell’indizione della 1ª visita pastorale.

                                                         

  Ai presbiteri e ai Diaconi

Ai religiosi e alle religiose

A tutti i Fedeli Laici della Chiesa di

Ugento-Santa Maria di Leuca

salute, benedizione e pace nel Signore!

Nella sua infinità, bontà e misericordia, il Dio d’Israele ha visitato molte volte il suo popolo, liberandolo da ogni schiavitù, e lo ha guidato lungo i secoli, per mezzo dei profeti, verso il giorno tanto atteso della venuta del Messia. Quando, finalmente, giunse la pienezza dei tempi, mandò il suo Angelo a visitare la Vergine Maria, per annunciare la nascita del Salvatore.

         Anche Gesù nel suo ministero pubblico, trascorse il suo tempo visitando continuamente terre, città e villaggi, a tutti recando la buona notizia del suo regno ed ordinò ai suoi discepoli, costituiti Apostoli e maestri, di recarsi di città in città e di villaggio in villaggio, per fondare la Chiesa e guidare i fedeli sulla via della salvezza.

          Mosso, pertanto, dal mio dovere pastorale e seguendo l’esempio mirabile del Vicario di Cristo, Giovanni Paolo II, che si fa pellegrino instancabile per le strade del mondo, anch’io, sorretto e guidato dallo Spirito di Dio che, nei suoi imperscrutabili disegni e senza mio merito, mi ha costituito apostolo della Chiesa di Ugento-Santa Maria di Leuca, sin dal primo momento del mio ministero in mezzo a voi, mi sono sforzato di essere presente nelle singole comunità, incontrando tanta parte del popolo di Dio, il clero, i religiosi e le religiose, il laicato cattolico, le famiglie e i giovani, le Pubbliche Autorità, percorrendo tutto il territorio affidato alle mie cure pastorali.

         Volendo, però, rendere più organico e profondo il mio servizio episcopale visti i cann. 396-398 CJC e il Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi 166.170;

         sentito il Consiglio episcopale e il Consiglio presbiterale

DICHIARO

aperta la prima VISITA PASTORALE, a norma dei sacri canoni e nello spirito del Concilio Vaticano II, nella sua duplice fase: preparatoria e attuativa.

         I sacerdoti e diaconi, i parroci e rettori di chiese e di seminario, gli istituti religiosi maschili e femminili, le associazioni e movimenti ecclesiali e di apostolato, le confraternite e tutti gli enti e organismi dipendenti dall’Autorità ecclesiastica, compresi nell’ambito del territorio diocesano, nonché tutti e singoli i fedeli accoglieranno con fede la visita del Pastore della Chiesa locale, che viene quale segno di Cristo, il Pastore e Vescovo delle anime nostre (1Pt 2,25), e vive e opera in mezzo al suo popolo fino alla consumazione dei secoli (Mt 28,20).

         Con successivo Decreto sarà stabilito il calendario e tutto quanto concerne l’attuazione di questo importante impegno pastorale, che sarà, di certo, per tutti un evento di grazia.

         La misericordia del Signore, per intercessione della Beata Vergine Maria de finibus terrae, di S. Vincenzo Diacono e Martire, Patrono della Diocesi, accompagni il nostro lavoro e ci conceda di vivere intensamente il nuovo anno pastorale che inizia.

Ugento, 22 settembre 2002

XXV Domenica del tempo Ordinario

(Pubblicata su Effatà nr. 18 Ottobre 2002)

Riportiamo, per esteso, la relazione che don Flavio ha letto alla presenza del Vescovo il primo giorno della visita pastorale:

"Eccellenza Reverendissima

fare una relazione sulla propria comunità parrocchiale le assicuro che non è facile perché quando uno ama vede di solito sempre ciò che ha di bello l’oggetto del suo amore. Mi sforzerò quindi di essere quanto più obiettivo e sincero nel raccontare la vita della comunità.

Io, Eccellenza, è da due anni e 3 mesi che sono parroco a Depressa e le posso assicurare che è una comunità che cammina speditamente nella fede e si sforza di renderla sempre più concreta nella carità.

Riconosco che l’attuale entusiasmo nella fede è frutto innanzitutto dell’azione dello Spirito di Dio che in questa comunità elargisce numerosi carismi, ma anche dal laborioso lavoro pastorale dei miei predecessori.

Innanzitutto l’impegno dell’infaticabile don Luigi Erriquez che in circa 60 anni di parrocato ha dato una forte impostazione umana e religiosa.

Nonostante sia stato un uomo severo ed esigente viene ricordato sempre con molta stima e gratitudine per tutto il bene che ha seminato in più di mezzo secolo di ministero. Di don Luigi molti presenti ricordano le tirate di capelli, di guance, o qualche benevolo rimprovero ma ricordano anche il suo gran cuore per le necessità dei più deboli.

Nonostante non abbia avuto la possibilità di conoscerlo di persona, scopro tanti suoi gesti e parole sulla bocca della gente che continua a volergli bene.

Il suo ministero di parroco si è concluso con il passaggio della comunità di Depressa dalla Diocesi di Otranto a quella di Ugento nel 1990.

Il compianto mons. Mario Maglietta, Vescovo di Ugento in quell’anno, nomina come parroco don Mario Ciullo che resterà per circa 10 anni nella guida della comunità. L’entusiasmo giovanile di don Mario ha dato modo di far emergere tutte le potenzialità di fede presenti nella comunità ma fino ad allora quasi assopite. È stato capace di responsabilizzare giovani e adulti per un impegno maggiore nella comunità parrocchiale.

La comunità di Depressa è stata generosa anche nelle vocazioni religiose.

Non possiamo non ricordare il nostro carissimo Don Gino Martella, attuale Vescovo di Molfetta. Tutti abbiamo ancora negli occhi l’indimenticabile celebrazione in piazza il giorno dopo la sua consacrazione a Vescovo il 10 marzo 2001.

Un ricordo anche per nostro carissimo Padre Cosimo De Iaco comboniano che è missionario in Uganda.

Nella nostra comunità Dio ha chiamato anche alcune donne per una totale consacrazione nella congregazione delle francescane alcanterine: Suor Amalia e Suor Beatrice. Suor Amalia è stata eletta lo scorso anno Madre generale dell’ordine.

Come ben vede, Eccellenza, nonostante Depressa sia una piccola frazione ha dato i natali a persone di grande spessore culturale e di fede. Non è da tutti i paesi avere un vescovo e una madre generale nello stesso anno.

Da un anno circa Maria De Iaco ha intrapreso la vita di speciale consacrazione nella comunità Cenacolo del movimento della Nuova Pentecoste in Casarano.

Attualmente la comunità parrocchiale sta sviluppando i diversi ambiti della pastorale parrocchiale. C’è un buon gruppo di catechiste ben preparate in quanto molte di loro hanno frequentato la scuola per gli operatori pastorali in Ugento. Da più di un anno si è formato un piccolo gruppo liturgico per la riflessione e la preparazione della liturgia domenicale. Anche l’animazione liturgica corale come ha potuto notare in questi giorni è molto ben curata con il coro Ufficiale Santa Cecilia e il coro "amici nel canto" per l’animazione di tutte le domeniche a sera.

Ogni martedì alcuni operatori parrocchiali e gente comune partecipa alla “lectio divina”, momento intenso di ascolto e di preghiera. Dall’anno scorso abbiamo avviato anche l’esperienza dei centri di ascolto nelle famiglie rivelandosi una interessante esperienza di fede.

Da sempre, possiamo dire, è presente in parrocchia l’Azione Cattolica nelle sue diverse fasce di età dall’A.C.R. agli adulti. Un numeroso gruppo di giovani con i loro animatori si riuniscono ogni settimana per seguire l’iter formativo dell’Azione Cattolica. Questo movimento all’interno della parrocchia è l’asse portante di tutta la pastorale parrocchiale perché è fucina di sempre nuove iniziative per i diversi ambiti della pastorale.

Un ruolo importante lo svolge anche l’Apostolato della Preghiera che assicura una preghiera costante per l’intera giornata e per ogni primo venerdì del mese con l’adorazione eucaristica. Legato a questa associazione c’è il MEG: movimento eucaristico giovanile.

Da questo mese si è avviata anche l’esperienza dell’END per 8 coppie della nostra parrocchia.

Non ci si può dimenticare delle numerose donne che assicurano la pulizia della chiesa, delle tovaglie dell’altare e dei fiori, anch’esse venute fuori dall’esperienza forte di Azione Cattolica.

Non possiamo nascondere i problemi della nostra comunità:

I giovani alla deriva: alcuni giovani hanno preferito altri lidi dove ancorare le loro speranze come la droga. Un male che incomincia a infangare alcuni dei nostri giovani e le loro famiglie.

Il crescente numero dei divorzi e separazioni. Quando in una società va in crisi il matrimonio vanno in crisi i valori più grandi della famiglia: la fedeltà, l’indissolubilità, l’amore come donazione...

. Il tentativo di passare dalle devozioni ai Santi alla vera devozione a Cristo. Diventare sempre più cristocentrici.

. La mancanza di strutture adeguate per il ritrovo dei ragazzi e dei giovani: si sta pensando di costruire un oratorio, ma tutto ancora è nel mondo dei sogni perché ci rendiamo conto della difficile impresa.

Noi ci affidiamo al Signore e alla Vergine Santa perché facciano crescere in noi l’entusiasmo della fede per non stancarci mai di dirci cristiani. Da parte sua le chiediamo, Eccellenza una preghiera perché possiamo vivere sempre nella comunione tra di noi e soprattutto con il Signore.’’

(Pubblicata su Effatà nr. 19 Novembre 2002)

Riportiamo per esteso la lettera che il nostro Vescovo ha fatto recapitare a Don Flavio sul resoconto dell’ indimenticabile Visita Pastorale del nostro Pastore:

Al Carissimo Don Flavio Ferraro

Parroco della Parrocchia “Sant’Antonio da Padova” in  Depressa

Salute e benedizione nel Signore!

 

            Porto ancora negli occhi e nel cuore l’accoglienza festosa e cordiale offertami dai ragazzi e da tutta la comunità parrocchiale il 19 ottobre, giorno dell’inizio della mia Visita pastorale protrattasi poi per domenica 20 e dal 24 al 27 dello stesso mese.

            Durante la Visita ho potuto constatare la stima e l’affetto che godi presso tutta la comunità parrocchiale e l’entusiasmo, la generosità, la creatività e l’incisività del tuo impegno a servizio della vita e della crescita nella fede della Comunità che ti è stata affidata.

            Ho notato la sincera e fattiva collaborazione offerta dal Consiglio pastorale parrocchiale, anche se attualmente limitato solo ai responsabili dei vari gruppi operanti nella Parrocchia in attesa di essere esteso ad altri rappresentanti della comunità, nonché dal Consiglio degli AA. EE..

            Ho incontrato con gioia i bambini della Scuola Materna con le loro insegnanti e ho molto gradito l’entusiasmo dei ragazzi della Scuola elementare e media e la grande attenzione con cui hanno accolto la mia esortazione a farsi costruttori di pace e di un mondo migliore iniziando dal loro ambiente quotidiano di vita e ho apprezzato il lavoro generoso e competente dei Docenti e la sensibilità del Dirigente.

            Incontrando poi in parrocchia i ragazzi della Scuola elementare e media che frequentano la catechesi parrocchiale ho sottolineato, dopo aver risposto alle loro domande, l’importanza della partecipazione agli incontri di catechesi per imparare a vivere da discepoli di Gesù, l’unico vero amico che ci indica la via della vera felicità.

            Ho preso atto:

Ÿ         del nutrito gruppo di catechisti per l’iniziazione cristiana, attenti alla propria formazione e preparazione e, nella maggior parte, impegnati a far sì che l’itinerario catechistico coinvolga la “vita” dei ragazzi di oggi con gioia ed entusiasmo;

Ÿ         della presenza di numerosi gruppi giovanili, facenti parte della grande famiglia dell’Azione Cattolica, vivaci e molto partecipi, animati da educatori generosi e seriamente impegnati, che compiono un cammino organico e costante di formazione secondo le indicazioni dell’Associazione e si rendono disponibili e pronti a collaborare nelle varie iniziative parrocchiali portando la loro creatività ed il loro entusiasmo;

Ÿ         della presenza e della collaborazione generosa dei diversi operatori pastorali nella Liturgia (i lettori e i due cori, quello degli adulti e quello dei ragazzi da poco formato);

Ÿ         dell’attenzione tua e dei collaboratori verso gli ammalati sia quelli che ho visitato con l’affetto e l’amore del Buon Samaritano sia quelli che hanno partecipato alla celebrazione Eucaristica ed hanno ricevuto l’Unzione degli infermi.

Ritengo opportuno ora suggerire alcune indicazioni pastorali per un ulteriore progresso nel cammino della comunità già così ben avviato, tenendo conto di quanto da me rilevato ed anche delle risposte al Questionario cha abbiamo discusso insieme.

1.      E’ necessario procedere, ora che hai conosciuto meglio la realtà parrocchiale, alla costituzione del Consiglio pastorale parrocchiale secondo le indicazioni dello Statuto diocesano coinvolgendo altri rappresentanti della comunità oltre ai membri di diritto.

2.      E’ opportuno stabilire un incontro mensile di tutti gli operatori pastorali e i membri delle diverse Associazioni e gruppi presenti in Parrocchia per favorire la comunione tra tutti e il coordinamento pastorale dando il dovuto spazio alla preghiera e all’ascolto della Parola. Meglio sarebbe vivere tutti insieme periodicamente una giornata intera.

3.      E’ necessario che per tutte le fasce di età e in tutti i gruppi catechistici si tengano presenti le quattro tappe dell’itinerario di iniziazione cristiana da me indicate negli orientamenti pastorali di quest’anno prediligendo il metodo dell’animazione che nelle settimane metodologiche viene presentato a tutte le catechiste.

4.      E’ bene dare maggiore attenzione all’evangelizzazione sul territorio per coinvolgere il maggior numero di persone possibile in un cammino formativo che aiuti a coniugare fede e vita favorendo i Centri di ascolto già avviati e, per quanto riguarda in particolare i giovani, facendo appello all’impegno nell’evangelizzazione proprio dell’Azione Cattolica.

5.      E’ necessario impostare itinerari permanenti, costanti e organici per tutti gli adulti a partire soprattutto dai genitori sia per far maturare in loro una fede “adulta e pensata” al fine di rendere sempre più efficace l’educazione alla fede dei figli sia per approfondire le varie problematiche educative. Si favorirà così la condivisione dei valori fondamentali da testimoniare e da proporre alle nuove generazioni per un futuro migliore, così come è emerso nell’incontro molto partecipato dei genitori, che si sono mostrati interessati a questo cammino.

Ti prego di portare a conoscenza di tutta la comunità la presente lettera nei modi che riterrai più opportuni.

            Con l’augurio che la Visita pastorale abbia segnato un’altra tappa importante nel cammino della comunità e che la comunità stessa cresca sempre più nella comunione e nella missione di annunciare il Vangelo oggi e a tutti, saluto e benedico te e tutta la comunità parrocchiale che porto costantemente nel mio cuore e nelle mie preghiere. La Vergine Maria, Madre di Dio, e S.Antonio da Padova vi proteggano sempre.

           Ugento, 29 dicembre 2002

            Festa della S. Famiglia

(Pubblicata su Effatà nr. 23 Marzo 2003)