UN
CHIARIMENTO NECESSARIO
di Paolo Quintavalla
Solo oggi ho appreso che fra le news del sito
"Pavone Risorse" è apparsa la seguente notizia:
Quintavalla:
"Chiediamo solo di non essere dirigenti di serie C !" |
|
Il testo si
riferisce ad un mio editoriale circostanziato e corposo del 12 maggio 2001 dal
titolo "Le
cifre della vergogna. Un equivoco fondamentale da chiarire" ma ne
offre un’interpretazione palesemente sbagliata. Basta rileggere il testo per
accorgersi che in ben cinque passaggi formali, tre dei quali sottolineati dal
grassetto, esso quantifica in 18.300.000 lire la differenza tra la retribuzione fondamentale (comprensiva di retribuzione tabellare e
retribuzione di posizione) dei dirigenti della seconda fascia dell'Area 1 e
la retribuzione fondamentale dei dirigenti scolastici dopo gli aumenti proposti
il 7 maggio u.s.
Non riesco
francamente a comprendere, quindi, come il collega Reginaldo Palermo mi abbia
attribuito un "suggerimento" che porterebbe la cifra da
rivendicare a 6.300.000. Io non ho scritto né
mai sostenuto alcuna cosa del genere. Anzi, da oltre un anno mi batto
con determinazione e coerenza per il completo allineamento del nostro
trattamento economico con quello delle altre dirigenze.
La frase
estrapolata, ovviamente, va collocata nel contesto e non può essere
interpretata come una giustificazione del ribasso rivendicativo, ma va intesa
nei seguenti termini:
·
Ora come dirigenti scolastici siamo collocati
nella serie C della dirigenza pubblica
·
Chiediamo, almeno, di entrare nella serie B e
per realizzare questo obiettivo è necessario conseguire l'aggancio al minimo
con la retribuzione fondamentale
(ripeto, tabellare e di posizione)
in godimento dai colleghi dirigenti dell'Area 1 (ministeriali, Ispettori, ex Provveditori)
nostri pari grado sul piano giuridico.
Dall’affermazione
che precede consegue:
·
Questa retribuzione fondamentale ammonta
incontestabilmente a 87.000.000 e
questa misura rappresenta, quindi, il nostro naturale punto di riferimento.
·
Poi
esiste per l'Area 1 una retribuzione accessoria, fatta di diverse indennità,
che per ora non fa parte della nostra linea rivendicativa. Di questi
miglioramenti si parlerà necessariamente nel prossimo contratto.
·
Mancano, ripeto ancora una volta, 18.300.000 per conseguire l'obiettivo minimo dell'allineamento. C'è chi li
vuole tutti e subito perché pensa di meritarseli e chi invece si accontenta della
metà (ma pretende che sia tutta la categoria ad accontentarsi)
·
Questa rivendicazione coincide esattamente con
quella avanzata dall'ANP, unico sindacato che abbia difeso con coerenza,
fermezza e determinazione gli interessi fondamentali e legittimi della nostra
categoria. Spero naturalmente che
questa prospettiva, alla fine, si affermi nell'interesse di tutti i
dirigenti scolastici italiani.
Fino alla firma del
nostro primo contratto questo sito, comunque, farà la sua parte e sarà in prima
fila per realizzare questo obiettivo di base e per conseguire una possibile
vittoria comune.
3 giugno 2001