UN CHIARIMENTO NECESSARIO

 

di Paolo Quintavalla

 

Solo oggi ho appreso che fra le news del sito "Pavone Risorse" è apparsa la seguente notizia:

 

Quintavalla: "Chiediamo solo di non essere dirigenti di serie C !"



(13.05.2001)
In un intervento pubblicato ieri nel sito WEB "Il dirigente scolastico", uno dei più visitati per la ricchezza di materiali e documenti, Paolo Quintavalla scrive: "Non chiediamo, almeno per ora, l’allineamento completo (retribuzione fondamentale e retribuzione accessoria) con i dirigenti della 2^ fascia dell’area 1 che sono collocati, come è noto, “in serie B”. Chiediamo, più modestamente, di essere allineati rispetto al loro stipendio fondamentale, pur sapendo che quello accessorio gioca anch’esso a nostro sfavore". In altre parole Quintavalla suggerisce che si passi dai 63milioni e 700 annui di stipendio base garantiti ora dall'Aran ai 70milioni previsti per l'area 1. Si tratta - a conti fatti - di prevedere altri 6milioni e 300mila per dipendente, cioè un centinaio di miliardi, forse anche meno, per l'intera categoria. Difficile dire se l'idea di Quintavalla possa trovare d'accordo l'Anp che continua a sostenere la piena e completa perequazione.

[RP]



Il testo si riferisce ad un mio editoriale circostanziato e corposo del 12 maggio 2001 dal titolo "Le cifre della vergogna. Un equivoco fondamentale da chiarire" ma ne offre un’interpretazione palesemente sbagliata. Basta rileggere il testo per accorgersi che in ben cinque passaggi formali, tre dei quali sottolineati dal grassetto, esso quantifica in 18.300.000  lire la differenza tra la retribuzione fondamentale (comprensiva di retribuzione tabellare e retribuzione di posizione) dei dirigenti della seconda fascia dell'Area 1 e la retribuzione fondamentale dei dirigenti scolastici dopo gli aumenti proposti il 7 maggio u.s.

Non riesco francamente a comprendere, quindi, come il collega Reginaldo Palermo mi abbia attribuito un "suggerimento" che porterebbe la cifra da rivendicare  a 6.300.000. Io non ho scritto né  mai sostenuto alcuna cosa del genere. Anzi, da oltre un anno mi batto con determinazione e coerenza per il completo allineamento del nostro trattamento economico con quello delle altre dirigenze.

La frase estrapolata, ovviamente, va collocata nel contesto e non può essere interpretata come una giustificazione del ribasso rivendicativo, ma va intesa nei seguenti termini:

·        Ora come dirigenti scolastici siamo collocati nella serie C della dirigenza pubblica

·        Chiediamo, almeno, di entrare nella serie B e per realizzare questo obiettivo è necessario conseguire l'aggancio al minimo con la retribuzione fondamentale (ripeto, tabellare e di posizione) in godimento dai colleghi dirigenti dell'Area 1 (ministeriali, Ispettori, ex Provveditori) nostri pari grado sul piano giuridico.

Dall’affermazione che precede consegue:

·        Questa retribuzione fondamentale ammonta incontestabilmente a 87.000.000 e questa misura rappresenta, quindi, il nostro naturale punto di riferimento.

·         Poi esiste per l'Area 1 una retribuzione accessoria, fatta di diverse indennità, che per ora non fa parte della nostra linea rivendicativa. Di questi miglioramenti si parlerà necessariamente nel prossimo contratto.

·        Mancano, ripeto ancora una volta, 18.300.000 per conseguire l'obiettivo minimo dell'allineamento. C'è chi li vuole tutti e subito perché pensa di meritarseli e chi invece si accontenta della metà (ma pretende che sia tutta la categoria ad accontentarsi)

·        Questa rivendicazione coincide esattamente con quella avanzata dall'ANP, unico sindacato che abbia difeso con coerenza, fermezza e determinazione gli interessi fondamentali e legittimi della nostra categoria. Spero naturalmente che  questa prospettiva, alla fine, si affermi nell'interesse di tutti i dirigenti scolastici italiani.

 

Fino alla firma del nostro primo contratto questo sito, comunque, farà la sua parte e sarà in prima fila per realizzare questo obiettivo di base e per conseguire una possibile vittoria comune.

 

3 giugno 2001