8 marzo
in classe
Web Scuola - 5 marzo 2003
05/03/03
- Non solo mimosa: un approfondimento ricco di
spunti per riflettere sull'8 marzo ed affrontare
la discussione nelle classi.
In
questo approfondimento troverete:
·
Festa, lotte e conquiste
·
Il diritto di voto
·
Un
itinerario in rete dedicato alle donne
·
Donne
e diritti nel '900
·
8 marzo a Roma per salvare Amina
Negli
ultimi trent'anni i tradizionali ruoli
maschili e femminili sono stati messi
frequentemente in discussione.
Bambine e bambini, così come gli adolescenti di
oggi, sono in qualche modo figli di
questa rivoluzione che ha inciso
sul costume e sul modo di rapportarsi tra i sessi.
Queste trasformazioni mettono in discussione anche
le forme di trasmissione del sapere e le
modalità dello stare insieme a scuola
Identità
di genere e scuola
Ma
oggi qual è il peso dei ruoli
sessuali femminile e maschile?
Significano ancora qualcosa? Andiamo verso
l’emergere delle differenze oppure è in atto un
processo di indifferenziazione tra i generi,
avviato dai progressi tecnologici e dai mutamenti
culturali? E ancora, come vengono vengono vissuti
e contrattati i ruoli a livello affettivo? La
scuola insegna ad essere più consapevoli della
propria identità?
A
partire da queste domande vi invitiamo
alla riflessione, lungo un percorso
che presenta posizioni diverse, talora persino
opposte.
Identità
sessuale: ipotesi a confronto
La
sociologa Judith Lorber, in un
libro del 1995 intitolato L’invenzione
dei sessi, arriva a sostenere che la
società suddivide e segrega le persone,
attribuendo loro ruoli sessuati,
ma la differenza sessuale non esiste. Si esagera
una distinzione di tipo biologico per sottomettere
la donna.
Luce
Irigaray,
invece, sostiene che la differenza
sessuale sia alla base di tutte le
differenze che incontriamo nella vita. E' la diversità
fondamentale, la più evidente e quella
che racchiude in sé il maggior numero di
conseguenze. Paradossalmente, però, è anche
quella più misconosciuta,
forse perché siamo abituati a
temere ciò che è diverso e ad inserirlo in una
scala gerarchica di valori in cui non si dà
alterità, ma dove ciò che è diverso viene visto
o come superiore o inferiore all'altro.
La
differenza di genere in classe
Luce
Irigaray afferma che noi ci definiamo
a partire dal nostro corpo, che ha un
sesso, e che attraverso la nostra identità
sessuale entriamo in relazione con gli
altri. Per affermare questa semplice idea,
elaborata in libri di notevole complessità e
spessore, la filosofa francese ha scelto un modo
molto semplice: è andata a incontrare bambine
e bambini, ragazze e ragazzi nelle loro classi,
con una ricerca nelle scuole dell’Emilia
Romagna. Si trattava di un’indagine alla
scoperta dell’identità di genere condotta
attraverso i loro disegni e le loro parole di
allievi di scuole di diverso ordine e grado.
"Cerco di stimolare - racconta - l'educazione
al dialogo, la scoperta del desiderio per l'altro/a.
Sono convinta che la scuola possa avere una grande
funzione in questo percorso".
L’esperienza
della Irigaray è stata raccolta nel volume Chi
sono io? Chi sei tu? Questo lavoro è
alla base di un progetto di educazione alla
differenza sessuale di più ampio respiro ed un
percorso di riflessione che vede la scuola in
primo piano.
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