. .

Cerca  

CLICCA PER INIZIARE

 

HOME PAGE

NEWS

EDITORIALI

DOCUMENTI

NUGAE

TARSU

POSTA

VALUTAZIONE D.S.

D.S. IN EUROPA

ARCHIVIO

FINALITA' SITO

COMMENTI EVENTI

LINKS

 

 

SCRIVICI

   
   
   
 

 

ottimizzato per I.E 6.0 e Netscape 6 a tutte le risoluzioni

 

.

Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS 

 

 

Corso-concorso per dirigenti: quanti posti?

Web Scuola – 23 gennaio 2003

Scaduti i termini per la presentazione delle domande, resta il problema della distribuzione dei posti sul territorio.

Si discute sulle modalità di calcolo del numero di aspiranti dirigenti da ammettere al corso- concorso.
Il bando infatti prevede una maggiorazione del 10% del numero degli ammessi al corso di formazione. La determinazione di questa quota di iscritti dovrebbe avvenire su base regionale.

I sindacati confederali tuttavia segnalano qualche rischio di incongruenza rispetto all’assegnazione dei posti per il corso-concorso e  alcune difficoltà nella gestione organizzativa dello stesso. Sulla medesima linea anche il presidente dell’Anp, Giorgio Rembado, che, in una lettera indirizzata al Sottosegretario all’Istruzione Aprea, al Capo di Gabinetto Dipace e al Direttore del Personale Zucaro presenta alcuni rilievi riguardanti le modalità di calcolo adottate dal Ministero.

Il nodo della questione è la distribuzione dei posti su base regionale che rischia di produrre una serie di distorsioni.

In alcune regioni, infatti, i posti disponibili superano il numero dei candidati in possesso dei requisiti di ammissione e in altre, invece, le domande saranno certamente maggiori dei posti disponibili.

Esclusioni e posti scoperti

L’effetto combinato di questi due fattori determinati dall’applicazione della procedura prevista fa sì che, da un lato, circa 250 posti al corso concorso non verranno assegnati e nel contempo che almeno 200 candidati saranno esclusi, anche se risulteranno idonei al colloquio di selezione.

Tanto l’Anp quanto Cgil, Cisl e Uil propongono che il calcolo del 10% sia fatto sul numero complessivo delle posizioni disponibili su scala nazionale e che successivamente i posti vengano ripartiti su base regionale. Si avrebbero così 150 posti aggiuntivi (il 10% di 1500 previsti dal bando) che andrebbero a coprire le reali esigenze di organico.

I sindacati confederali rilevano i disagi dei dirigenti costretti a scegliere "al buio" una regione diversa da quella di servizio, pena il rischio di essere esclusi in partenza dal corso di formazione e sottolineano le difficoltà (per sé e per l’istituto che dirige) di chi dovrà sobbarcarsi un corso di formazione in un'altra regione, a molti chilometri di distanza dal luogo di lavoro.

Come sottolineano ancora i sindacati, non si tratta di rilevi nuovi, ma di interrogativi già sollevati, a più riprese, nelle opportune sedi.

A seguito di queste osservazioni, il Ministero sembra ora orientato ad accogliere la proposta dell’Anp e dei sindacati confederali. E' stata infatti stata programmata una riunione per il 31 gennaio sul concorso riservato per definire gli aspetti tecnici della vicenda dei posti aggiuntivi

 Dirigenza scolastica e precariato

Questo nodo va ad aggiungersi ad una serie di questioni aperte, legate al reclutamento dei dirigenti scolastici e ampiamente note ai capi d’istituto.

Il corso concorso dovrebbe infatti risolvere l’annosa questione degli incaricati che vede molti presidi ricoprire incarichi di dirigenza, senza però godere appieno dello status economico e giuridico corrispondente alla funzione svolta .

La riduzione a 1500 dei posti disponibili, rispetto ai tremila prospettati inizialmente per il corso concorso, allontana la soluzione del problema del precariato. Paradossalmente la soluzione del corso concorso, richiesta in primo luogo dall’Anp, era stata prospettata per garantire a partire dal settembre 2002 la copertura dei posti vacanti,  da almeno una parte dei vincitori .Evitando il protrarsi, e l’aggravarsi, della situazione attuale al 2003-2004 e ai successivi anni scolastici.

Per ripercorrere le principali tappe di questa vicenda rimandiamo al sito della Anp.

  La protesta dei vicari

Intanto scendono in campo, minacciando battaglia, anche i vicari. Il Direttivo dell’Anvi (Associazione nazionale vicari italiani)ha annunciato la presentazione a breve di un ricorso al Tar del Lazio contro il corso concorso riservato.

L’Associazione chiede che venga bandito un concorso ordinario per il reclutamento dei dirigenti e lamenta il disinteresse delle istituzioni per i vicari, fondamentali figure di riferimento in molte realtà scolastiche (soprattutto dopo gli accorpamenti), ma ignorati dalle disposizioni riguardanti l’organizzazione della scuola e dai progetti di riforma del Ministero. Tra le richieste avanzate vi è quella di creare un ruolo professionale dei vicari, con una precisa definizione dei compiti e delle funzioni assegnate a questa figura. I promotori dell'iniziativa sperano di creare un serio dibattito sui problemi connessi alla sostituzione del dirigente scolastico nella scuola dell’autonomia.

 

CHIUDI