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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS   

Intervista a Maria Domenica Testa
Direttore generale del servizio Affari economico-finanziari del ministero della Pubblica istruzione.

Il nuovo regolamento amministrativo-contabile

di Francesca Ricci

il Direttore @mministrativo - Venerdì 20 settembre 2002 

Il nuovo regolamento contabile risponde all’esigenza delle scuole di utilizzare, in una chiave gestionale più moderna, le risorse a loro disposizione.
Quali sono le novità più significative introdotte dal nuovo regolamento contabile? 

Con il nuovo regolamento di contabilità, ispirato allo snellimento delle procedure e all’allocazione dei poteri là dove sorge il bisogno, vengono superati molti vincoli indotti dal vecchio regolamento amministrativo-contabile, a partire da quelli connessi con le approvazioni e le autorizzazioni, su cui era fondato il precedente sistema. Infatti, al bilancio di previsione si sostituisce il "programma annuale", che è direttamente raccordato con il piano dell’offerta formativa (POF) delle istituzioni scolastiche, programma che, una volta approvato dal Consiglio d’istituto, diviene immediatamente esecutivo e si pone come strumento operativo per l’attività della scuola. Non meno rilevante è, poi, la circostanza che non ci si trova più di fronte ad un bilancio strutturato per capitoli, ma ad un programma, dove le entrate e le spese sono suddivise per grandi aggregati, riferite, per le entrate, alla loro provenienza e, per le spese, all’oggetto delle stesse.
Le risorse assegnate dallo Stato costituiscono la dotazione finanziaria delle scuole e sono utilizzate esclusivamente per lo svolgimento delle attività di istruzione e di formazione. "senza altro vincolo di destinazione".
Più particolarmente, e per quanto attiene ad aspetti significativi delle innovazioni, sono da considerare, inoltre, le sottolineature che vengono di seguito richiamate.

Per le entrate:

·         a) l’allargamento del finanziamento alle risorse derivanti da trasferimenti a carico delle regioni e degli enti locali, oltre quelli dello Stato, nonché dai conferimenti da parte di soggetti privati;

·         b) l’accesso ai mutui, che rappresenta un’evoluzione di grande rilievo. A tal proposito la Cassa Depositi e Prestiti ha apportato una specifica integrazione al proprio regolamento e l’innovazione diventerà attuale con l’approvazione di una convenzione-tipo, in fase di avanzata elaborazione da parte di un’apposita commissione mista che vede il coinvolgimento di una rappresentanza del Ministero della pubblica istruzione.

Per le spese:

·         a) la possibilità di definire le spese generali allo stesso modo di una impresa, ossia come se si trattasse di un bilancio societario;

·         b) l’esposizione in aggregato delle spese relative al personale, che consente di evidenziare quelle destinate al trattamento accessorio connesso con le varie attività programmate dall’istituzione scolastica;

o      l’inserimento in un aggregato specifico delle spese di investimento, quando queste sono riferite ad investimenti di carattere generale;

o      i progetti.

Le voci di spesa evidenziate, confluenti negli specifici aggregati, possono ritrovarsi anche nei singoli progetti compresi nel programma e collegati all’attuazione del POF.
Un esempio: se un’istituzione scolastica decide di organizzare un corso di fotografia, nel relativo progetto confluiscono tutte le spese necessarie alla sua realizzazione, ivi comprese quelle per l’allestimento dell’apposito laboratorio.
Come già specificato, quindi, ogni progetto costituisce un aggregato del programma, ma va evidenziato che, per ciascuno di essi, deve essere redatta, a cura del direttore dei servizi generali e amministrativi, una scheda illustrativa finanziaria, nella quale sono riportati l’arco temporale in cui l’iniziativa deve essere realizzata, i beni e i servizi da acquistare. Nella scheda debbono, altresì, essere indicate le fonti di finanziamento e, nei casi di progetti pluriennali, la quota di spesa da attribuire a ciascun anno finanziario. Il tutto, fatta salva la possibilità di rimodulare le spese, in relazione all’andamento attuativo del progetto.
E va, infine, segnalato che, per quanto attiene all’attività di riscontro amministrativo e contabile, è prevista la costituzione di un Collegio dei revisori dei conti, cui è affidato il riscontro di più scuole, anche di diverso ordine e grado, aventi sede in uno stesso ambito territoriale. Esso è chiamato, tra l’altro, ad esprimere parere di regolarità contabile sul programma annuale, ad esaminare il conto consuntivo ed a vigilare sulla legittimità e la correttezza dell’azione amministrativa.

Quale impatto avrà il nuovo regolamento contabile sulla vita della scuola?

Si è già detto all’inizio dei principi su cui si basa il nuovo regolamento di contabilità, i quali, senz’altro, avranno riflessi positivi sulla gestione delle molteplici attività istituzionali. Ma su un elemento è indispensabile richiamare fortemente l’attenzione, ossia sul fatto che il "programma annuale" deve essere coerente con il piano dell’offerta formativa (POF).
In altri termini, ciò significa che il regolamento consente la traduzione in termini finanziari del POF, che costituisce - si può dire - il vero motore della attività dell’istituzione scolastica, in cui è riflessa la pianificazione degli obiettivi fissati dai competenti organi della scuola per un dato periodo di tempo.
Altro aspetto di rilievo attiene, poi, alla tempistica degli adempimenti propedeutici alla determinazione del budget su cui calibrare il programma annuale, atteso che nel regolamento è sancito che gli Uffici scolastici regionali debbono comunicare tempestivamente le risorse disponibili, facendo salve le eventuali integrazioni che si renderanno possibili dopo l’approvazione della legge di bilancio dello Stato.
Non va trascurata, infine, tra le semplificazioni introdotte, la possibilità di effettuare il pagamento delle spese anche con carta di credito.
Né sono di minore rilievo altri due aspetti innovativi, quali la possibilità di formulare progetti pluriennali per la realizzazione del POF, e l’attività negoziale rimessa alle competenze originarie delle singole scuole, con indicazioni specifiche per alcune figure contrattuali.

Il nuovo regolamento in che relazione è rispetto alla nuova formulazione del bilancio statale?

E’ noto che il bilancio dello Stato è stato oggetto di profonde modifiche con la legge n.94/1997. Tra queste, ne vanno sottolineate almeno due, che certamente sono destinate ad avere riflessi nella gestione delle istituzioni scolastiche ed educative.
La prima attiene al fatto che l’approvazione del bilancio da parte del Parlamento è fatta con riferimento alla cosiddetta "unità previsionale di base", in luogo dei previgenti criteri di approvazione per singoli capitoli di spesa, la cui annotazione permane tuttora, ma solo per la gestione e la rendicontazione.
La seconda si riferisce, invece, alla circostanza che l’arco temporale di riferimento, per l’impostazione delle previsioni - per tutte le pubbliche Amministrazioni - è l’anno solare.
Quest’ultima prescrizione, ribadita, peraltro, anche dalla legge n.208/1999, di modifica della legge n.94/1997, ha reso praticamente impossibile poter prevedere nel nuovo regolamento di contabilità il riferimento all’anno scolastico, ai fini della predisposizione del programma annuale.
Tuttavia, lo stesso regolamento fornisce soluzioni operative - in parte mutuate proprio dal bilancio statale - per poter conciliare la diversa scadenza delle previsioni di spesa con quella dell’anno scolastico, laddove stabilisce che, entro il 30 giugno, il consiglio di istituto deve verificare lo stato di attuazione del programma e le disponibilità finanziarie della scuola (art.6 del regolamento). Circostanza, questa, che identifica la "verifica" come un vero e proprio "assestamento di bilancio", operazione tipica del bilancio dello Stato.
Una ulteriore risoluzione, volta ad imprimere maggiore impulso allo snellimento delle procedure per dare immediatezza alle determinazioni degli organi preposti alla gestione dei progetti e del programma, è stata individuata nella norma che rende possibile - per le spese dei singoli progetti, che costituiscono la parte preponderante della gestione - riportare all’anno finanziario successivo le somme non impegnate al 31 dicembre dell’esercizio di riferimento, anche prima dell’approvazione del conto consuntivo.

Il ritmo dei cambiamenti è evidente. Il ministero sta predisponendo iniziative destinate a una maggiore conoscenza e un positivo utilizzo dei nuovi strumenti contabili?

Per ora sono stati attivati alcuni corsi seminariali, ma non mancheranno le specifiche e necessarie iniziative di formazione, nonché altre attività di sostegno, anche mediante l’ausilio del sistema informativo.

Quando diventerà operativo il nuovo assetto gestionale?

Per l’anno 2002, tutte le istituzioni scolastiche dovrebbero predisporre le previsioni di spesa sulla base della nuova disciplina dettata in materia, ossia attraverso la redazione del "programma annuale".
Giova, però, segnalare che, allo stato attuale, manca questa certezza, poiché si è reso necessario apportare una modifica all’art.12, comma 4, del DPR n.275/1999, concernente il regolamento sull’autonomia delle scuole.
Tale norma, infatti, prevede l’avvio, in fase sperimentale, delle nuove disposizioni, solo a partire dall’anno finanziario successivo alla loro emanazione. Conseguentemente, poiché il "Regolamento di contabilità" è stato emanato nel corrente anno, la sua adozione potrebbe essere estesa a tutte le scuole, soltanto dall’anno 2003.
In ogni caso, considerato che l’iter di modifica è pressoché giunto alla fase conclusiva, si può ritenere che già nel corso del secondo semestre del 2001, il regolamento sarà operativo, con la sola eccezione della gestione dell’anno in corso.

Che consigli possono essere dati ai dirigenti scolastici e ai direttori amministrativi per gestire, a vantaggio dell’utenza, le nuove attribuzioni?

Il nuovo regolamento contabile è uno strumento importantissimo per la scuola dell’autonomia ed è dato di ritenere che tale valenza sia ben presente a tutto l’universo mondo della scuola.
Sicuramente, affinché esso possa esplicare appieno tutta la sua efficacia, occorre sgombrare, con forza, la mente di chi è chiamato ad applicarlo dagli schemi del passato. Bisogna evitare di fare continui raffronti tra le procedure previste dal vecchio regolamento e quelle recate dal nuovo, in quanto ciò si tradurrebbe soltanto in un rallentamento dell’attività amministrativa.
Potrà, inoltre, essere molto efficace e proficuo un rafforzamento del coordinamento delle attività facenti capo ai diversi organi della scuola, ed in particolar modo per quelle afferenti al dirigente scolastico ed al direttore dei servizi generali e amministrativi.

 

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