Gli
irriducibili dello spoils system/1
Fonte:
Newletter di
Tuttoscuola, N. 80, 9 dicembre 2002
Sembrava gia'
affidata agli archivi la storia dei
direttori generali
degli uffici
scolastici regionali rimossi dal
loro incarico per
effetto della
legge Frattini. Ma non e' cosi'.
A riaccendere
le polveri e' stato questa
volta Giorgio Rembado,
presidente
dell'Anp che
nella relazione
congressuale (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_80-1.doc
) dell'Associazione ha
parlato di
“rimozione sulla base della tessera,
anziche' a seguito
della verifica
delle capacita' dirigenziali”,
evidenziando l'effetto
di
precarizzazione che si e' riversato ora sui
direttori generali del
MIUR nominati
per soli cinque mesi.
Intanto i
direttori generali rimossi non sono rimasti
inerti. Bruno
Forte, gia'
direttore del Friuli Venezia Giulia
(ed ex presidente
dell'Aimc), ha
lasciato del tutto l'amministrazione
scolastica per
occuparsi di
questioni formative per la Regione friulana.
Gli altri,
forse in
attesa di qualche nuova
prospettiva, hanno deciso di
ricorrere
contro il decreto del ministro
che li ha collocati a
disposizione
per studio e ricerche.
Ma quali
possibilita' di successo hanno questi
“irriducibili dello
spoils
system”?
4.
Gli irriducibili dello spoils system/2
Esclusa la
possibilita' di ottenere, per ovvii motivi,
un risultato
positivo in
sede di conciliazione
obbligatoria, i ricorrenti non
possono
sperare nella sospensiva del
provvedimento di mancata
conferma, che
non rientra tra i poteri
del giudice del lavoro.
Punterebbero
invece a ottenere il risarcimento
patrimoniale per il
danno
subito a causa
del mancato rispetto
da parte
dell'amministrazione
del contratto bilaterale di durata quinquennale.
A proposito,
il ministro Moratti, che in varie occasioni ha
sostenuto
la necessita'
di eliminare gli sprechi, come concilia
quest'obiettivo
con l'aver
disposto spese per incarichi di studio che
comportano un
maggior onere
di almeno un milione e mezzo di euro?
Seguira' questa
logica anche
riguardo allo spoils system che si appresta
ad attuare
per i
dirigenti di seconda fascia?
Rispetto ai
vuoti di organico che si
registrano nella dirigenza
amministrativa
e tecnica apparirebbe
auspicabile il ricorso alla
selezione
ordinaria, come ha piu' volte detto lo
stesso Presidente
della
Repubblica (si veda anche TuttoscuolaNEWS n.75 del
6 novembre).
E che su
questo tema stia salendo nel Paese l'attenzione lo
dimostrano
le recenti
dichiarazioni di personaggi autorevoli
come Giuseppe De
Rita, che ha
parlato con preoccupazione del
diffondersi di “una
cultura di
corte” e Luca di Montezemolo, secondo il quale
“mai come in
questo momento
siamo di fronte a una crisi di classe
dirigente del
nostro
paese”.
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