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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS

Finanziaria: aspettando Godot

 Fonte: Newsletter di Tuttoscuola - n. 69 del 30 settembre 2002

Tra  poche  ore  si  conosceranno  le  proposte  del  governo  per  la

Finanziaria  2003,  comprese  quelle  che  riguardano  la  scuola.  Le

indiscrezioni giornalistiche circolate nei giorni  scorsi  prevedevano

tagli    decisi   ai  bilanci  dei  ministeri,  poi  l'allarme  sembra

parzialmente rientrato.

Si anticipava, tra l'altro, di riduzione  del  20%  dei  collaboratori

scolastici: sembra che si vada invece ad una riduzione degli  organici

del 3% o del 6%, rateizzata in tre annualita'.

Si    parlava   di  innalzamento  di  un  punto  del  rapporto  medio

alunni/classi con possibile effetto di riduzione delle classi (17.500)

e del relativo personale docente (40.000): l'idea sembra accantonata.

Si ipotizzava  per  la  scuola  elementare  il  passaggio  al  docente

prevalente (una riduzione di 70 mila maestri), accompagnato  solamente

dall'insegnante di inglese e di sostegno: un'ipotesi inverosimile  che

il MIUR ha comunque escluso, forse perche'  non  frutterebbe  risparmi

(vi sarebbero stati 60 mila soprannumerari da pagare con un  tempo  di

riassorbimento di almeno 10 anni).

Se i tagli saranno piu'  contenuti,  resta  pero'  un  problema:  come

finanziare adeguatamente il contratto della scuola e  la  riforma  dei

cicli che prima o poi (piu' poi che prima) vedra' la luce.

Le linee di politica scolastica delineate nel Dpef dello scorso giugno

non si sono tradotte in risorse finanziarie. Nella Finanziaria 2003  ­

in base alle indiscrezioni emerse ­ non c'e' traccia di fondi  per  la

realizzazione della piena parita' scolastica, del piano pluriennale di

investimento (i famosi 15-19 mila miliardi di vecchie lire di  cui  ha

piu' volte parlato sia la Moratti che lo stesso  premier  Berlusconi),

mentre trovano conferma i tagli decisi nella Finanziaria  2002  (circa

12 mila  posti,  che  incideranno  sulla  qualita'  del  servizio:  in

particolare verranno meno i  progetti  relativi  alle  utenze  deboli,

handicappati, immigrati, dispersione, etc.).

Evidentemente quel vincolo sulla compatibilita' finanziaria citato nel

documento   di  programmazione  economica  e  finanziaria,  cui  erano

soggetti i programmi di investimento nel settore della formazione,  si

e' purtroppo concretizzato. Per nuovi  congrui  investimenti  c'e'  da

aspettare.

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