Dirigenti
scolastici: un concorso senza selezione?
Tuttoscuola
n. 86
– 19 gennaio 2003
Scade il 20
gennaio il termine per la presentazione
delle domande di
partecipazione
al corso-concorso per dirigenti scolastici
riservato ai
presidi
incaricati con almeno un triennio di incarico.
Appare sempre
piu' probabile che tutto si risolva in un concorso
quasi
pro-forma: i
candidati sono in numero complessivo quasi pari
(in alcune
regioni di
meno) ai 1.500 posti a concorso, piu' una
maggiorazione del
numero dei
“triennalisti” da ammettere ai
corsi di formazione che
andrebbe
calcolata per ciascuna regione
e per ciascun settore
formativo.
Gli incarichi
di presidenza conferiti nell'anno in
corso sono 2.020
(dati
ufficiosi MIUR), ma e' bene precisare che vi sono
compresi anche
incarichi
conferiti per la prima o per la seconda
volta quest'anno e
che pongono
quindi alcuni incaricati fuori dal triennio
richiesto.
La difforme
situazione posti-incarichi nelle regioni
fa si' che vi
siano
situazioni di possibile carenza di candidati in
alcune regioni a
fronte di
eccedenza in altre, con conseguente necessita' di
selezione.
Un esempio per
tutti: in Emilia-Romagna
risultano attualmente 119
incarichi
conferiti, di cui 89 nelle istituzioni di base e
30 in quelle
superiori. Se
si riscontra la tabella dei posti a
concorso, si puo'
rilevare che
in Emilia sono a bando 67 posti (cioe'
52 in meno di
quelli coperti
da incarico), di cui 47 nelle istituzioni di base
(42 di
meno) e 20 in
quelle superiori (10 in meno).
Per rimediare
al rischio di eccedenza di candidati
da una parte, a
fronte di
eccedenza di posti in altra, l'Associazione
nazionale presidi
e le
organizzazioni sindacali hanno chiesto un
incontro al ministro
Moratti
per individuare modalita'
operative tali da favorire
il
conseguimento
della nomina a dirigente scolastico al
maggior numero
possibile di
partecipanti.
Nel frattempo
si aprono piu' fronti “caldi”. I presidi
incaricati che
solo per
qualche mese non hanno maturato il diritto alla
partecipazione
hanno
impugnato il bando o
minacciano di impugnare le
eventuali
esclusioni dal
concorso; la platea dei docenti
laureati che hanno
maturato i
sette anni di servizio
reclama invece, minacciando di
impugnare il
bando di concorso riservato, che si proceda
subito anche
per
l'ordinario.
Speriamo che
non sia ancora una volta il
giudice amministrativo o
civile a
doversi sostituire all'amministrazione.
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