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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS 

 

Quando i tagli di destra sono più cattivi di quelli di sinistra

 

Tuttoscuola News - n. 85 - 13 gennaio 2003

Da almeno cinque anni la scuola e' sottoposta, con le  Finanziarie  di
turno, a tagli di organico.
Si può dire, con il senno di poi, che alla fine le cose  sono  andate
meglio di quanto temuto, se e' vero, come dimostrano i dati ufficiali,
che comunque, tagli o non tagli, i posti di  insegnante  dal  1997  al
2001    hanno  continuato  ad  aumentare  (e  quelli  degli  alunni  a
diminuire). Il rapporto alunni/insegnanti e' passato da 9,35  ('97)  a
9,08 (2001), collocando l'Italia all'ultimo posto (o al primo,  se  si
preferisce) nella graduatoria europea dei Paesi a maggiore  intensità
di    occupazione    nella    scuola    (
I tagli di posti ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_85-4.doc ) negli organici degli insegnanti sono cominciati con le leggi Finanziarie del quinquennio di  Governo  dell'Ulivo,  anche  se  va  detto  che  erano accompagnati da maggiori reinvestimenti  nel  sistema  (piano  per  le nuove tecnologie, fondi per la valorizzazione professionale  in  vista dell'autonomia, etc.). Nelle  sue  prime  Finanziarie  la  Casa  delle Libertà ha previsto nuovi tagli. Ripercorriamo le ultime manovre.
Con la  Finanziaria  1998  venne  disposto  un  taglio  dei  posti  di
insegnante, compresi i supplenti annui e temporanei, pari al 3% in due
anni, l'equivalente di circa 23 mila posti da tagliare entro il '99.
La Finanziaria 2000 disponeva  un'ulteriore  riduzione  dei  posti  di
docente entro il  2001  per  una  quota  pari  all'1%,  equivalente  a
ulteriori 11.500 posti circa.
Il taglio ulivista era quindi di circa 34.500  insegnanti  in  quattro
anni (virtuale perché i posti alla fine sono risultati più di quelli
registrati prima dei tagli). Nessuno però in quel periodo, dentro  il
sindacato e nelle  forze  politiche  parlò di  attacco  alla  scuola
pubblica.
Le Finanziarie 2002 e 2003 approvate dal Parlamento a  maggioranza  di destra hanno riproposto i tagli degli organici dei docenti (8.500  nel
2002, 12.500 nel 2003 e previsione di altrettanti  nel  2004,  per  un
totale virtuale di 33.500 posti). Eppure oggi, parlando di  tagli,  si
accusa il Governo di attacco alla scuola pubblica.
Vuoi vedere che i tagli di destra fanno male alla scuola  pubblica  di
più di quelli di sinistra?

 

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