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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

Via libera della Camera al ruolo per gli IRC

Tecnica della Scuola - 5 dicembre 2002

di Adalberto Reggiani


Giovedì 5 dicembre la Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura il disegno di legge sull'immissione in ruolo dei docenti di religione. Il provvedimento passa ora al vaglio del Senato per l'approvazione definitiva. Resta fermo il potere dei vescovi per la concessione e la revoca dell'idoneità all'insegnamento.


Semaforo verde della Camera dei deputati all'immissione in ruolo dei docenti di religione. Il disegno di legge 2840 ha superato, infatti, il primo ostacolo in vista dell'approvazione finale.
La discussione proseguirà, ora, a Palazzo Madama e, se la maggioranza farà quadrato per evitare l'approvazione di emendamenti, i docenti di religione potranno ottenere la stabilizzazione del loro posto di lavoro, forse, già dal prossimo anno scolastico. Gli insegnanti di religione, infatti, al momento, sono precari in tutto e per tutto. Con la sola eccezione della progressione retributiva di anzianità che, a differenza dei precari delle altre discipline, viene loro attribuita regolarmente. La contropartita, però, è quella di non guadagnare punteggio di servizio con il passare degli anni. E ciò comporta la totale dipendenza dalla discrezionalità del vescovo o dalla volontà della eventuale commissione curiale che decide l'attribuzione degli incarichi, di anno in anno.
Le immissioni in ruolo seguiranno al superamento di un concorso riservato ai docenti con almeno 4 anni di servizio. Dopo la fase transitoria, si passerà all'indizione di concorsi ordinari veri e propri.
Chi otterrà l'immissione in ruolo potrà cambiare materia di insegnamento qualora dovessero verificarsi situazioni di soprannumerarietà insanabili (esuberi). In questo caso, sarà possibile anche accedere alla mobilità intercompartimentale. Il passaggio di cattedra potrà avvenire solo se l'interessato sarà in grado di vantare i titoli previsti dalla normativa di settore.

05/12/2002

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