Via
libera della Camera al ruolo per gli IRC
Tecnica
della Scuola - 5 dicembre 2002
di
Adalberto Reggiani
Giovedì 5 dicembre la Camera dei Deputati ha
approvato in prima lettura il disegno di legge
sull'immissione in ruolo dei docenti di religione.
Il provvedimento passa ora al vaglio del Senato
per l'approvazione definitiva. Resta fermo il
potere dei vescovi per la concessione e la revoca
dell'idoneità all'insegnamento.
Semaforo verde della Camera dei deputati
all'immissione in ruolo dei docenti di religione.
Il disegno di legge 2840 ha superato, infatti, il
primo ostacolo in vista dell'approvazione finale.
La discussione proseguirà, ora, a Palazzo Madama
e, se la maggioranza farà quadrato per evitare
l'approvazione di emendamenti, i docenti di
religione potranno ottenere la stabilizzazione del
loro posto di lavoro, forse, già dal prossimo
anno scolastico. Gli insegnanti di religione,
infatti, al momento, sono precari in tutto e per
tutto. Con la sola eccezione della progressione
retributiva di anzianità che, a differenza dei
precari delle altre discipline, viene loro
attribuita regolarmente. La contropartita, però,
è quella di non guadagnare punteggio di servizio
con il passare degli anni. E ciò comporta la
totale dipendenza dalla discrezionalità del
vescovo o dalla volontà della eventuale
commissione curiale che decide l'attribuzione
degli incarichi, di anno in anno.
Le immissioni in ruolo seguiranno al superamento
di un concorso riservato ai docenti con almeno 4
anni di servizio. Dopo la fase transitoria, si
passerà all'indizione di concorsi ordinari veri e
propri.
Chi otterrà l'immissione in ruolo potrà cambiare
materia di insegnamento qualora dovessero
verificarsi situazioni di soprannumerarietà
insanabili (esuberi). In questo caso, sarà
possibile anche accedere alla mobilità
intercompartimentale. Il passaggio di cattedra
potrà avvenire solo se l'interessato sarà in
grado di vantare i titoli previsti dalla normativa
di settore.
05/12/2002
|