La
nuova scuola media farà a meno del tempo
prolungato tradizionale.
Al
suo posto potranno essere organizzate attività
facoltative pomeridiane fino a 200 ore l'anno. Le
ore settimanali obbligatorie saranno 27, contro le
30 attuali del tempo normale e le 36-40 del tempo
prolungato.
Tecnica della scuola - 30 dicembre 2002
Adalberto Reggiani
Sono queste le novità più importanti contenute
nelle "Indicazioni nazionali per i Piani di
studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1°
grado" diffuse in questi giorni dal Ministero
dell'Istruzione.
La scuola media dell'era Moratti avrà meno ore di
lezione e più discipline di insegnamento. A
fronte delle attuali 1000/1200 ore annuali il
nuovo ordinamento avrà un orario obbligatorio di
825 ore l'anno, che potrà essere integrato da
attività facoltative pomeridiane fino a un
massimo di 200 ore l'anno. Il nuovo assetto
dovrebbe lasciare senza posto un docente su 10,
nel tempo normale, e 2 docenti su 10 nel tempo
prolungato. Fermo restando i 30mila docenti in
meno, che si registreranno quando andrà a regime
il riempimento di tutte le cattedre a 18 ore,
derivante dalla cessazione delle ore cosiddette
"a disposizione".
Le novità si evincono dalla lettura delle
"Indicazioni nazionali per i Piani di studio
personalizzati nella Scuola Secondaria di 1°
grado" redatte dai tecnici di viale
Trastevere e pubblicate sul sito del Ministero
prima di Natale. Ma c'è anche altro. In primo
luogo crescerà il numero delle discipline, fermo
restando la riduzione del numero delle ore di
lezione. Ma le nuove materie, che vengono indicate
con il termine "Educazione", saranno
insegnate dagli stessi docenti delle discipline
tradizionali, tramite un'organizzazione modulare.
Grandi novità sono previste anche per la
valutazione degli alunni. I docenti, infatti,
dovranno concordare i voti con i genitori, che
avranno un ruolo importante all'interno del
processi di valutazione.
Ridisegnato totalmente anche il quadro degli
obiettivi di tutte le discipline e in alcuni casi
anche il loro nome. Come per esempio educazioni (Ed.musicale,
si chiamerà "Musica", Ed. artistica,
"Arte e immagine", ecc.).
Il
nuovo assetto andrà in porto dopo l'approvazione
della riforma e l'emanazione dei decreti
attuativi.
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