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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS 

 

La nuova scuola media farà a meno del tempo prolungato tradizionale.

Al suo posto potranno essere organizzate attività facoltative pomeridiane fino a 200 ore l'anno. Le ore settimanali obbligatorie saranno 27, contro le 30 attuali del tempo normale e le 36-40 del tempo prolungato.
Tecnica della scuola - 30 dicembre 2002
Adalberto Reggiani


Sono queste le novità più importanti contenute nelle "Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado" diffuse in questi giorni dal Ministero dell'Istruzione.
La scuola media dell'era Moratti avrà meno ore di lezione e più discipline di insegnamento. A fronte delle attuali 1000/1200 ore annuali il nuovo ordinamento avrà un orario obbligatorio di 825 ore l'anno, che potrà essere integrato da attività facoltative pomeridiane fino a un massimo di 200 ore l'anno. Il nuovo assetto dovrebbe lasciare senza posto un docente su 10, nel tempo normale, e 2 docenti su 10 nel tempo prolungato. Fermo restando i 30mila docenti in meno, che si registreranno quando andrà a regime il riempimento di tutte le cattedre a 18 ore, derivante dalla cessazione delle ore cosiddette "a disposizione".
Le novità si evincono dalla lettura delle "Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1° grado" redatte dai tecnici di viale Trastevere e pubblicate sul sito del Ministero prima di Natale. Ma c'è anche altro. In primo luogo crescerà il numero delle discipline, fermo restando la riduzione del numero delle ore di lezione. Ma le nuove materie, che vengono indicate con il termine "Educazione", saranno insegnate dagli stessi docenti delle discipline tradizionali, tramite un'organizzazione modulare.
Grandi novità sono previste anche per la valutazione degli alunni. I docenti, infatti, dovranno concordare i voti con i genitori, che avranno un ruolo importante all'interno del processi di valutazione.
Ridisegnato totalmente anche il quadro degli obiettivi di tutte le discipline e in alcuni casi anche il loro nome. Come per esempio educazioni (Ed.musicale, si chiamerà "Musica", Ed. artistica, "Arte e immagine", ecc.).

Il nuovo assetto andrà in porto dopo l'approvazione della riforma e l'emanazione dei decreti attuativi.

 

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