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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS

Licenziabili i docenti sopranumerari (e le maestre?)

Tecnica della scuola – 25 settembre 2002

di Adalberto Reggiani

I docenti soprannumerari, appartenenti a classi di concorso in esubero, potranno essere licenziati.
La risoluzione del contratto di lavoro avverrà, però, solo se risulteranno incollocabili dopo la riconversione professionale, che sarà obbligatoria. E' questa la novità principale contenuta in un decreto-legge varato dal governo il 20 settembre scorso.


Posto fisso addio. Il governo ha deciso di applicare una norma contenuta nel decreto Bassanini del 1993 (oggi articolo 33 del decreto legislativo n. 165/2001) che dispone il collocamento in cassa integrazione (disponibilità) per 2 anni, nei confronti dei soprannumerari incollocabili.
Trascorso il biennio di disponibilità, durante il quale i "cassaintegrati" della scuola percepiranno l'80 per cento dello stipendio tabellare e dell'indennità integrativa speciale (senza la retribuzione professionale docente) i docenti saranno licenziati senza possibilità di opporsi.
Prima di arrivare al licenziamento, però, i docenti interessati potranno frequentare dei corsi di riconversione professionale al termine dei quali, l'amministrazione verificherà la possibilità di riassorbirli nell'amministrazione scolastica oppure in altri comparti.
I docenti che rifiuteranno la riconversione o il ricollocamento saranno messi subito in cassa integrazione e poi saranno licenziati. Il rischio di subire questo trattamento è particolarmente alto per i docenti di ed.tecnica e di ed.fisica: classi di concorso che soffrono da anni una situazione di esubero strutturale.
Fermo restando che la stessa sorte potrebbe toccare anche alle maestre elementari dopo l'entrata a regime del maestro unico, previsto nella bozza della Finanziaria di quest'anno.

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