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Concorso
dirigenti scolastici: l'ANP ricorre alla Corte Europea
di
Reginaldo Palermo
Tecnica
della Scuola - 18 settembre 2002
Di fronte ai continui rinvii del Governo i sindacati
stanno perdendo la pazienza e si moltiplicano le
iniziative anche legali: l'ANP ricorre alla Corte di
Strasburgo mentre la Cgilscuola già nei giorni scorsi
aveva annunciato un ricorso al TAR.
Non si sblocca la vicenda del concorso per dirigenti
scolastici che dura ormai da almeno un anno, ma questa
volta i sindacati sembrano aver perso davvero la
pazienza e le iniziative diventano anche di carattere
legale.
Clamorosa quella dell'ANP il cui presidente Giorgio
Rembado ha reso noto proprio oggi di aver dato mandato
all'Ufficio Legale dell'Associazione per la
presentazione di un ricorso alla Corte Europea di
Strasburgo contro il comportamento del Governo italiano.
"L'inerzia e l'inadempienza dell'Amministrazione -
ha dichiarato Rembado - non sono più a lungo
accettabili. Sono in gioco le legittime aspettative di
migliaia di lavoratori - presidi incaricati - a veder
stabilizzato un rapporto di impiego confinato da oltre
dieci anni in una condizione di precarietà. Viene
altresì negata ai docenti più valorosi e motivati
persino la possibilità di mettersi alla prova per
essere ammessi a spendere le proprie competenze in
favore della scuola pubblica".
Ma la cosa più grave - spiegano i dirigenti dell'ANP
– è che la mancanza di capi di istituto stabili e
adeguatamente preparati priva gli utenti di un servizio
scolastico di qualità.
Nei giorni scorsi anche la Cgilscuola aveva annunciato
iniziative legali contro il blocco del concorso.
Dopo una formale diffida al Governo, il sindacato di
Enrico Panini ha infatti presentato anche un ricorso al
Tar del Lazio.
La situazione – dichiara
Cgilscuola – è molto chiara ed evidenti sono le
responsabilità governative".
I dati a cui fa riferimento Cgilscuola sono
inequivocabili:
4.000 posti di Dirigente vacanti e disponibili (su un
totale di circa 10.800 scuole);
il concorso era già previsto dalla Legge Finanziaria
2002
la situazione è destinata ad aggravarsi anche in
considerazione dell'elevata anzianità di servizio di
buona parte dei dirigenti in servizio.
Ma, nonostante le proteste delle organizzazioni
sindacali, il problema potrebbe restare insoluto ancora
per diverso tempo, dal momento che la prossima legge
finanziaria si annuncia particolarmente austera per
tutto il pubblico impiego e per la scuola in
particolare.
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