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Valutazione
dirigenti scolastici: anno di transizione?
di Reginaldo
Palermo
Tecnica
della Scuola – 13 ottobre 2002
Forse
anche per l'anno in corso non ci sarà valutazione dei
dirigenti scolastici; la trattativa si è aperta da
pochi giorni, e i problemi sono numerosi: le risorse
sono modeste e la procedura proposta dalla
Amministrazione non è del tutto condivisa dai
sindacati.
Quasi certamente anche per il 2002/2003 non ci sarà
valutazione dei dirigenti scolastici; e - anche se ci
sarà - quasi certamente non avrà ricadute sul piano
retributivo: è questa la soluzione che sembra emergere
dalle prime battute del contratto integrativo nazionale
apertosi presso la sede dell'Aran l'11 ottobre e che
proseguirà nei prossimi giorni.
Alle organizzazioni sindacali presenti all'incontro la
parte pubblica ha proposto una soluzione in linea con
l'articolo 7 del Contratto Nazionale dei dirigenti
scolastici: la retribuzione di risultato dovrà essere
pari almeno al 20% della retribuzione di posizione,
mentre potrà esserci un ulteriore incremento legato
agli esiti della valutazione (si parla di 3 livelli
diversi, da definire però a livello di contrattazione
regionale); la valutazione sarà affidata ad un
valutatore designato dal direttore regionale e, per
l'anno scolastico in corso, sarà basata su di una
relazione predisposta dal dirigente scolastico.
Critici su questa ipotesi i sindacati, sia quelli
confederali sia l'Anp.
"Qualsiasi nuovo modello di valutazione -
sostengono per esempio i dirigenti scolastici di
Cgilscuola - ha bisogno di essere testato, sperimentato
e validato prima che abbia effetti sul piano retributivo
e professionale".
E aggiungono: "Nessun meccanismo di valutazione può
prescindere dagli obiettivi che vengono assegnati nel
contratto individuale al dirigente scolastico, ma oggi
la quasi totalità dei contratti fra direttore regionale
e dirigente scolastico è sprovvista di indicazione di
obiettivi e programmi specifici ritagliati sulla scuola
che si dirige".
L'Anp
per parte sua ha chiesto che tutti i dirigenti possano,
su loro richiesta, essere sentiti direttamente dai
valutatori in contraddittorio soprattutto nei casi di
ipotetica valutazione negativa.
A complicare la questione c'è il fatto che le risorse a
disposizione sono davvero modeste: si corre insomma il
rischio che si debba condurre una trattativa per
discutere di pochi soldi.
Gli incontri fra Aran e sindacati riprenderanno nei
prossimi giorni; nel frattempo anche l'Invalsi (Istituto
nazionale per la valutazione del sistema di istruzione)
verrà coinvolto per la messa a punto di una procedura
che sia quanto più possibile attendibile e trasparente.
13/10/2002
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