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Finanziaria:
gli emendamenti dell'Anci per la scuola
di Reginaldo
Palermo
Tecnica
della Scuola – 13 ottobre 2002
Sono
tre le proposte di modifica dell'Associazione nazionale
dei Comuni. Posti di sostegno: garantire gli stessi
livelli dell'anno in corso. Tassa raccolta rifiuti: il
MIUR provveda a rimborsare i Comuni. Appalti con ditte
esterne per coprire non solo i servizi di pulizia ma
anche la vigilanza sugli alunni e sugli edifici.
Sono più di 90 gli emendamenti alla legge finanziaria
proposti dall'Associazione Nazionale dei Comuni
italiani.
Alcuni riguardano anche la scuola.
Innanzitutto c'è la questione della tassa per la
raccolta dei rifiuti (la TARSU) che in questi anni ha
provocato un contenzioso pressochè infinito fra scuole
e Comuni. L'Anci propone che nella legge venga inserito
un piccolo - ma significativo - inciso: "L'onere
relativo al pagamento della tassa o tariffa per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni alle
scuole non rientra tra le spese varie d'ufficio di cui
all'articolo 3, comma 2, della legge 11 gennaio 1996, n.
23".
L'Anci chiede che a partire dal 2003 il bilancio del
Miur venga ridotto di 40 milioni di euro all'anno;
inoltre - poiché c'è da regolare il pregresso degli
anni 1999/2000 e 2001 - il Miur dovrebbe trasferire ai
Comuni altri 120 milioni di euro rateizzati in due
annualità, sempre a partire dal 2003.
Per quanto riguarda poi l'art. 22 della legge - quello
interamente dedicato alle misure di razionalizzazione
del sistema scolastico - l'Anci chiede che il 6° comma
(quello dedicato al problema dei posti di sostegno) sia
completato con la frase "fermi restando i livelli
di prestazione complessivamente garantiti nell'anno
scolastico 2002/2003".
"La riduzione di personale statale - spiega l'Anci
nelle motivazioni addotte nel chiedere tale modifica -
fa immediatamente aumentare la richiesta di intervento
dei servizi comunali, che nonostante non siano
sostitutivi comunque rappresentano per famiglie e scuole
autonome l'unica possibilità di intervento
alternativo".Infine l'Anci propone anche che gli
appalti con ditte esterne possano riguardare anche non
solo i servizi di pulizia ma anche quelli di vigilanza.
"La riduzione del numero dei collaboratori
scolastici per l'affidamento dei servizi di pulizia a
ditte di appalto - spiega infatti l'Anci - specialmente
nelle piccolissime realtà potrebbe non garantire lo
svolgimento di tutti i compiti del personale; pertanto
l'assunzione di alcune funzioni aggiuntive da parte
delle ditte, consentirà al personale presente di poter
assicurare lo svolgimento dei compiti non delegabili,
quale ad esempio l'assistenza di base ai disabili".
13/10/2002
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