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Apertura
della stagione contrattuale, con il "botto"
Tecnica della Scuola – 10 ottobre 2002
di
Reginaldo Palermo
Si
apre la prossima settimana la stagione contrattuale del
comparto scuola, con due scioperi; il 14 protestano Cisl,
Uil, Gilda, Snals, Unicobas e Cisal; il 18 sarà la
volta di Cgil e Cobas. Svariate le richieste: si
protesta contro la riforma della scuola, ma si chiedono
anche aumenti di stipendio più consistenti rispetto a
quelli offerti dal Governo.
Inizia con il "botto" l'autunno caldo della
scuola: lunedì 14 scendono in sciopero Cisl, Uil, Snals,
Gilda, Cisal e Unicobas; per la Gilda, che rappresenta
unicamente il personale docente, lo sciopero riguarda
solo gli insegnanti, mentre per gli altri sindacati
coinvolge l'intero comparto.
Sciolte le ultime riserve anche sullo sciopero
proclamato dalla Cgilscuola e dai Cobas per il giorno
18: c'è stata sì una pronuncia della Commissione di
garanzia che dichiara illegittima l'agitazione, ma il
Ministero proprio nella giornata di oggi ha diramato un
comunicato che, di fatto, avalla l'iniziativa di Cgil e
Cobas.
La prossima settimana, quindi, i disservizi nelle scuole
potrebbero essere consistenti.
Evidentemente i sindacati non hanno considerato
sufficienti le garanzie offerte dal Ministro nel corso
dell'incontro del 1° ottobre quando venne presentata la
Legge finanziaria; né si sono accontentati del fatto
che - dopo l'emanazione dell'atto di indirizzo da parte
del Governo - l'Aran abbia convocato le parti per
l'apertura ufficiale della trattativa.
Anzi, proprio questi elementi sembrano aver convinto le
organizzazioni sindacali che l'unica strada percorribile
è quella dello sciopero.
In realtà i motivi di malcontento sono parecchi: la
riforma della scuola proposta dal Ministro sembra non
piacere per nulla ai sindacati, così come non piacciono
le proposte contenute nella legge finanziaria
relativamente alla riduzione degli organici del
personale Ata.
Ma
- ovviamente - la questione più spinosa riguarda gli
aspetti retributivi: a conti fatti, secondo i primi
calcoli, la proposta del Governo prevede un aumento
netto medio mensile di circa 70 euro pro-capite.
Qualche cosa in più potranno ottenere forse i docenti
che saranno disponibili ad assumere maggiori impegni:
secondo il Governo, infatti, una parte non indifferente
dell'intero pacchetto di risorse disponibili dovrebbe
passare attraverso i compensi accessori.
Ma si tratta di una soluzione che piace poco ai
sindacati che chiedono che si provveda innanzitutto alla
equiparazione degli stupendi agli standard europei e
solo successivamente si discuta sul salario aggiuntivo.
La partita, comunque, è solo all'inizio e si prevede
che i tempi di soluzione della vertenza siano piuttosto
lunghi.
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