Contratto,
firma più vicina
Tecnica
della scuola – 10 gennaio 2003
di
Adalberto Reggiani
Prosegue
all'Aran la trattativa per il rinnovo del
contratto di lavoro degli operatori scolastici.
Nella riunione di oggi, 8 gennaio,
l'amministrazione ha confermato il proprio impegno
a reinvestire nella scuola le economie derivanti
dai tagli. Ma tra i sindacati della scuola c'è
chi non è convinto che i fondi ci siano davvero.
"Abbiamo chiesto all'Aran una verifica
urgente sulla formulazione della lettera del
Ministero inviata all'Agenzia dopo l'incontro del
20 dicembre scorso" ha commentato Enrico
Panini, leader della Cgil scuola, al termine
dell'incontro: " nella parte che individua le
risorse rese disponibili per il personale ata,
perché non corrisponde a quanto convenuto in sede
di confronto con il Ministro Moratti".
Più cauta, Daniela Culturali, segretario generale
della Cisl scuola: "La riunione di questa
sera all'Aran ha fatto emergere alcuni elementi
positivi rispetto alle risorse che il Ministro
Moratti con propria lettera ha dichiarato essere
disponibili.
Ora bisognerà accelerare i tempi del
proseguimento della trattativa" ha detto
ancora Culturani" per verificare
concretamente se alle dichiarazioni e alle
disponibilità economiche annunciate seguano
impegni concreti a cominciare dalla difesa del
salario dai processi inflattivi in atto.
Solo a queste condizioni si potrà procedere per
arrivare all'accordo finale".
"La congiuntura non è favorevole, il
ministro Tremonti stringe i cordoni della spesa
– puntualizza, invece, il segretario generale
della Uil Scuola, Massimo Di Menna - ora la
certezza delle risorse consente la ripresa del
negoziato all'Aran e si può andare verso una
rapida chiusura del contratto, in modo da fare
avere prima possibile gli aumenti in tasca al
personale della scuola con decorrenza gennaio
2002".
Ottimista, anche Fedele Ricciato, leader dello
Snals: "Su queste basi può proseguire il
negoziato, negli incontri già fissati per la
prossima settimana, per individuare la
destinazione delle risorse da assegnare agli
istituti economici contrattuali".
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