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Docenti,
stipendi più bassi d'Europa
di Antimo Di Geronimo
La Stampa - 5 novembre 2002
II
docenti italiani sono i peggio pagati d'Europa. Le
retribuzioni, infatti non solo sono più basse, rispetto
ai colleghi degli altri paesi, ma risentono anche di una
forte sperequazione rispetto ai massimi stipendiali a
fine carriera. E' quanto si evince dal rapporto
trimestrale sulle retribuzioni dell'Aran, pubblicato il
30 ottobre scorso.
Secondo l'Agenzia, peraltro, il divario delle
retribuzioni sarebbe dovuto anche al fatto che, rispetto
ai docenti delle altre nazioni, i docenti italiani
avrebbero carichi di lavoro meno impegnativi.
Una differenza che, però, si attenua di molto, a mano a
mano che si sale la scala dei gradi d'istruzione,
diventando minima a livello di scuole superiori.
Ecco qualche dettaglio.
Scuola primaria
Nella scuola elementare le retribuzioni italiane
risultano inferiori alla media europea nell'ordine del
12%. Dopo 15 anni di anzianità e fino al termine della
carriera lo svantaggio si amplia fino a raggiungere il
20%.
Scuola media
Situazione pressoché analoga nella scuola media, dove
il divario con gli altri paesi si attesta mediamente
intorno al 20%.
Scuola
superiore
Meno evidente la forbice con gli altri stati nel
segmento della secondaria superiore, dove le
sperequazioni di reddito si attestano, mediamente,
intorno al 15%.
Carichi di lavoro e rapporto alunni-docenti
Situazione inversa per quanto concerne l'onerosità
della prestazione e il numero degli alunni per ogni
docente. Stando ai dati riportati nel rapporto, i
docenti italiani sopporterebbero carichi di lavoro
inferiori alla media europea nell'ordine dell'8-9 % per
la scuola primaria, del 10% per la scuola media e del 5%
per la scuola superiore.
Il rapporto alunni docenti, inoltre, è il più basso
d'Europa. Ma il rapporto non tiene conto del fatto che
in Italia vi sono oltre 80mila insegnanti che si
occupano dell'integrazione degli alunni portatori di
handicap con interventi individualizzati.
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