Dirigenza
scolastica - Valutazione ed altre questioni
Fonte:
sito web Snals – 6 maggio 2003
Si
è svolto in data odierna il previsto incontro tra
Parte Pubblica ed OO.SS. sulla concertazione per i
criteri di Valutazione da avviare per l’a.s.
2003/2004 (si rammenta che la parte relativa alla
retribuzione di risultato è conseguente alla
predetta concertazione e sarà oggetto di una
successiva contrattazione integrativa nazionale).
L’incontro
di fatto non ha rappresentato un passo in avanti
rispetto a quello precedente, in quanto lo SNALS e
i sindacati confederali hanno manifestato, pur
sotto profili diversi, contrarietà all’avvio di
una valutazione generalizzata con risultati
quantificati in un vero e proprio
“apprezzamento” delle competenze, con le
conseguenti implicazioni retributive.
Lo
SNALS ha ribadito con forza tutte le proprie
riserve in merito segnalando che l’accordo
disciplina ciò che è di competenza dei valutati,
senza dare garanzie per quanto riguarda i
valutatori sulle qualità, le competenze,
l’affidabilità e l’obiettività.
Per
risolvere tale contraddizione la Parte Pubblica ha
recepito la proposta di includere nel documento di
concertazione di un Comitato Nazionale Paritetico
con il compito di verificare in itinere il
percorso di valutazione, per apportarvi gli
eventuali correttivi. Rimangono comunque le nostre
riserve sull’intero impianto che, a nostro
parere, per l’anno 2003/2004, dovrebbe
caratterizzarsi per la sua sperimentabilità,
senza assurgere a modello definitivo, come invece
traspare dalla proposta ministeriale. L’incontro
è stato aggiornato ad una prossima data.
Prima
del termine della riunione la Parte Pubblica ha
letto una bozza di circolare, che
sarà inviata prossimamente ai direttori
regionali, relativamente alle procedure da
utilizzare per la mutazione degli incarichi
dirigenziali. A parte gli ovvi rinvii agli
articoli che disciplinano la materia sia nel CCNL
che nel CIN, ci ha sorpreso un riferimento
esplicito alla legge
Frattini
che viene estesa alla dirigenza scolastica in
materia di modalità di conferimento degli
incarichi, degli obiettivi che sono individuati
esclusivamente dalla Parte Pubblica, della durata
massima degli incarichi (5 anni).
Rimaniamo
in attesa del documento scritto per sviluppare
ulteriormente le nostre considerazioni in merito, ferma
restante che la prima impressione è stata di
grande preoccupazione per l’interferenza
“politica” che la suddetta legge potrebbe
avere sulla scuola.
Avremo
modo di ritornare sull’argomento
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