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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS

Scuole sicure, si corre ai ripari "Il governo troverà più fondi"
L´ALLARME
Vertice di maggioranza per modificare la Finanziaria. Ancora controlli e proteste. Nel Molise le aule potrebbero essere trasferite nelle carceri dismesse
 
Cortei di mamme e centralini dei vigili del fuoco in tilt, non si placa la paura

La Repubblica - 7 novembre 2002

Mario Reggio

ROMA - Il governo alla disperata caccia di soldi per tamponare l´emergenza edilizia scolastica. Ieri riunione notturna dei capigruppo della maggioranza alla Camera, «abbiamo fatto le tre di notte», racconta Alessandro Cè della Lega. Malgrado la maratona l´accordo non è stato raggiunto. Ma il risibile fondo di 10 milioni di euro verrà sicuramente aumentato. Lo ha annunciato il sottosegretario all´Istruzione Valentina Aprea nel corso di un convegno: «Il governo sta studiando il modo per incrementare gli stanziamenti già previsti nella Finanziaria». La maggioranza è compatta, ma nessuno sa precisare quanti euro verranno destinati alla sicurezza nelle scuole, e divergono le idee su quali strade percorrere.
Giuseppe Valditara, responsabile scuola di Alleanza nazionale,una proposta ce l´ha: «In mancanza di un accordo nella maggioranza, proporremo una tassa sui videogiochi e le sigarette. Se verranno confermate le previsioni si dovrebbero incassare 2 mila miliardi di vecchie lire, 400 dei quali potrebbero andare all´edilizia scolastica, il resto ripartito tra sanità, ricerca e università».
Diverso il progetto di Mario Walter Mauro, responsabile scuola e università di Forza Italia. «Andiamo ad una modifica seppur parziale della finanziaria. L´edilizia scolastica è un problema da tempo immemorabile, serve quindi un intervento strutturale, su questo sono d´accordo con il governatore del Lazio Francesco Storace. Le misure tampone servono a poco. Faccio un ragionamento: il 50 per cento delle scuole materne non sono statali, così si risparmiano circa 2 mila e 500 miliardi sugli oneri di gestione degli immobili. Elementari, medie e superiori pubbliche sono invece il 95 per cento del totale: se equilibrassimo il sistema, come avviene negli altri paesi europei arrivando ad un rapporto 80 pubblico e 20 privato il risparmio sarebbe notevole e si liberebbero risorse da investire nell´edilizia pubblica».
Mentre la maggioranza cerca di tamponare l´emergenza e centinaia di scuole restano chiuse al centro-sud in attesa di verifiche sulla stabilità, la psicosi dilaga nel Paese. Da Napoli a Catanzaro, da Roma a La Spezia, l´arrivo improvviso di squadre di esperti per controllare le condizioni degli edifici scolastici ha fatto scattare un´ondata di paura. A Napoli e in diverse zone della Campania il centralino dei vigili del fuoco è stato preso d´assalto per tutto il giorno, mentre si moltiplicano i casi di madri che protestano e studenti che si rifiutano di entrare in aula. A Roma l´ispezione dei vigili del fuoco in 12 istituti ha scatenato l´allarme. A La Spezia è bastata una scossa, provocata dall´accensione della caldaia per provocare un fuggi fuggi generale in una scuola elementare. Ad Avellino, i genitori degli alunni della elementare Regina Margherita hanno occupato per protesta l´edificio che ritengono a rischio. Intanto il consiglio regionale del Molise ha deciso di trasferire alcune aule nelle carceri dismesse, se non dovessero bastare i locali pubblici requisiti.

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