NEWS
Scuole
sicure, si corre ai ripari "Il governo troverà più
fondi"
L´ALLARME
Vertice di maggioranza per modificare la Finanziaria.
Ancora controlli e proteste. Nel Molise le aule
potrebbero essere trasferite nelle carceri dismesse
Cortei di mamme e centralini dei vigili del fuoco in
tilt, non si placa la paura
La
Repubblica - 7 novembre 2002
Mario
Reggio
ROMA
- Il governo alla disperata caccia di soldi per
tamponare l´emergenza edilizia scolastica. Ieri
riunione notturna dei capigruppo della maggioranza alla
Camera, «abbiamo fatto le tre di notte», racconta
Alessandro Cè della Lega. Malgrado la maratona l´accordo
non è stato raggiunto. Ma il risibile fondo di 10
milioni di euro verrà sicuramente aumentato. Lo ha
annunciato il sottosegretario all´Istruzione Valentina
Aprea nel corso di un convegno: «Il governo sta
studiando il modo per incrementare gli stanziamenti già
previsti nella Finanziaria». La maggioranza è
compatta, ma nessuno sa precisare quanti euro verranno
destinati alla sicurezza nelle scuole, e divergono le
idee su quali strade percorrere.
Giuseppe Valditara, responsabile scuola di Alleanza
nazionale,una proposta ce l´ha: «In mancanza di un
accordo nella maggioranza, proporremo una tassa sui
videogiochi e le sigarette. Se verranno confermate le
previsioni si dovrebbero incassare 2 mila miliardi di
vecchie lire, 400 dei quali potrebbero andare all´edilizia
scolastica, il resto ripartito tra sanità, ricerca e
università».
Diverso il progetto di Mario Walter Mauro, responsabile
scuola e università di Forza Italia. «Andiamo ad una
modifica seppur parziale della finanziaria. L´edilizia
scolastica è un problema da tempo immemorabile, serve
quindi un intervento strutturale, su questo sono d´accordo
con il governatore del Lazio Francesco Storace. Le
misure tampone servono a poco. Faccio un ragionamento:
il 50 per cento delle scuole materne non sono statali,
così si risparmiano circa 2 mila e 500 miliardi sugli
oneri di gestione degli immobili. Elementari, medie e
superiori pubbliche sono invece il 95 per cento del
totale: se equilibrassimo il sistema, come avviene negli
altri paesi europei arrivando ad un rapporto 80 pubblico
e 20 privato il risparmio sarebbe notevole e si
liberebbero risorse da investire nell´edilizia pubblica».
Mentre la maggioranza cerca di tamponare l´emergenza e
centinaia di scuole restano chiuse al centro-sud in
attesa di verifiche sulla stabilità, la psicosi dilaga
nel Paese. Da Napoli a Catanzaro, da Roma a La Spezia, l´arrivo
improvviso di squadre di esperti per controllare le
condizioni degli edifici scolastici ha fatto scattare un´ondata
di paura. A Napoli e in diverse zone della Campania il
centralino dei vigili del fuoco è stato preso d´assalto
per tutto il giorno, mentre si moltiplicano i casi di
madri che protestano e studenti che si rifiutano di
entrare in aula. A Roma l´ispezione dei vigili del
fuoco in 12 istituti ha scatenato l´allarme. A La
Spezia è bastata una scossa, provocata dall´accensione
della caldaia per provocare un fuggi fuggi generale in
una scuola elementare. Ad Avellino, i genitori degli
alunni della elementare Regina Margherita hanno occupato
per protesta l´edificio che ritengono a rischio.
Intanto il consiglio regionale del Molise ha deciso di
trasferire alcune aule nelle carceri dismesse, se non
dovessero bastare i locali pubblici requisiti.
|