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Scure
su sanità, scuola e imprese
Ultimi ritocchi alla manovra da 20 miliardi.
Via al nuovo Fisco
ECONOMIA
E POLITICA
Dai tagli di spesa previsti risparmi per 8 miliardi,
analoga somma dai condoni e 4 dalle cartolarizzazioni
La Repubblica –
29 settembre 2002
ROMA - Arriva la seconda Finanziaria Berlusconi-Tremonti.
Una manovra da 20 miliardi di euro, con l´obiettivo di
portare il rapporto deficit-Pil all´1,4-1,5 per cento.
Il menù - a meno di cambiamenti dell´ultima ora - è
noto: 8 miliardi saranno recuperati da tagli a
ministeri, statali , scuola, sanità, enti locali. Altri
8 miliardi verranno dalle quattro misure di condono.
Altri 4 miliardi dalla cartolarizzazione dei «diritti
di superficie» del demanio attraverso la Patrimonio spa
e dallo scomputo della spesa per opere pubbliche dal
deficit attraverso la Infrastrutture spa. La Finanziaria
non toglierà soltanto: circa 7,5 miliardi di euro
costeranno la riduzione dell´Irpef, dell´Irpeg, dell´Irap
e l´aumento dell´indennità di disoccupazione.
Scure sui ministeri. Saranno ridotte del 10 per cento le
spese per beni e servizi. Bloccate le assunzioni per
tutto il 2003, congelate fino al 2005 le gratifiche.
Tagli alla sanità. Passeranno attraverso le Regioni:
riduzione dei posti letto a 5 per mille abitanti (circa
30 mila in tutta Italia). Penalizzazioni ai medici che
non rispettano i limiti di prescrizioni. Licenziamento
dei direttori Asl che sforano il bilancio. Le Regioni
che non garantiranno queste misure non potranno accedere
al Fondo sanitario.
Tagli ai Comuni. I trasferimenti saranno ridotti del 2
per cento. Il taglio è di circa i 2 miliardi di euro.
Federalismo. Sarà istituita una «Alta commissione di
studio». Arriva la compartecipazione alle tasse per le
Regioni, al posto delle addizionali che saranno
congelate per tutto il 2003. L´1% dell´Irpef alle
province.
Meno
soldi ai paesi poveri. Possibile colpo di freno sull´annullamento
del debito: in ballo parte dei 6 miliardi di euro
complessivi.
Stretta sulla scuola. Minore della prima versione della
Finanziaria: in tre anni i tagli raggiungeranno i 242
milioni di euro. Mobilità per 5.300 docenti e presidi.
Riduzione dell´Irpef. Si pagherà il 23 per cento fino
a 14 mila euro; il 28 tra 14 e 26 mila; il 31 tra 26 e
33 mila euro; il 39 tra 33 e 70 mila euro; il 45 oltre.
La zona esente sarà di 7.500 euro.
Riduzione di Irpeg e Irap. L´Irpeg scende al 34 per
cento. Dall´Irap si potrà dedurre il costo del lavoro
fino a 10 mila euro a impresa.
Proroga dello scudo fiscale. E´ possibile la proroga -
imprese escluse - con un aumento della penale dal 2,5 al
4%. Obiettivo: 30 miliardi di euro.
Scure sugli aiuti a fondo perduto. Il 50% degli aiuti a
fondo perduto per le aziende sarà trasformato in
prestiti da restituire a tassi agevolati.
Arriva il condono. Concordato per adesione: le persone
fisiche pagheranno il 50% delle tasse dovute oltre il
tetto di 5000 euro (10 mila per le aziende). Potranno
aderire aziende e autonomi con fatturato sotto i 10
milioni di euro. «Scudo» contro gli errori: anche chi
è in regola per evitare accertamenti dovrà pagare 300
euro.
Rottamazioni e incentivi. Sconto del 19 per cento per un
anno per chi mette la banda larga. Forse in un collegato
sconti per le vendite a rate, per frigoriferi e tv, si
parla anche di rottamazione della casa. L´intera parte
è in discussione.
Divieto di cumulo. Potrebbe essere abrogato il divieto
di cumulo del reddito con la pensione per chi ritarda di
due anni l´uscita.
(r.p.)
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