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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

NEWS   

Scuola: tagli pesanti a casa 70 mila maestri

Fuori anche ventimila bidelli e diecimila insegnanti di sostegno
Riduzione dei posti letti, cure termali solo ai grandi invalidi

di MARIO REGGIO

La Repubblica – 21 settembre 2002

  ROMA - Una mannaia sta per abbattersi sulla scuola pubblica e la sanità. Settantamila maestri faranno le valige nei prossimi anni, fuori dalla scuola altri 45 mila insegnanti con l'aumento di un alunno per classe. Diecimila insegnanti di sostegno in esubero e ventimila bidelli superflui. Tagli anche nella sanità pubblica: riduzione dei giorni di degenza in ospedale, straordinari per tenere aperti laboratori d'analisi sette giorni su sette. Ovviamente senza oneri per lo Stato. E come se non bastasse cure termali solo per i grandi invalidi. I ministri interessati, Letizia Moratti e Girolamo Sirchia, negano tutto: "allarmismo ingiustificato, nessun taglio, non c'è stata alcuna decisione".

Malgrado le rassicurazioni i sindacati insorgono. Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, commenta: "Si prepara una devastazione per la scuola pubblica a favore di quella privata. Il governo sappia che non ci fermeremo con le lotte e il 18 ottobre, con lo sciopero generale avrà la prima grande risposta". Si sveglia dal letargo anche la Cisl: "Il buon giorno si vede dal mattino - dichiara la segretaria scuola Daniela Colturani - risponderemo a queste scelte chiamando i lavoratori ad azioni di lotta".

Vediamo la cura dimagrante che si prepara per la scuola pubblica. Il rapporto medio provinciale alunni-classi è incrementato di una unità. Sembra un'inezia. Ma non è vero. Secondo il settimanale Tuttoscuola le classi sono 374.794, ne deriva la cancellazione di 17 mila classi e il taglio di 45 mila cattedre. Ritorna il vecchio maestro tuttologo: i maestri sono 240 mila, le classi quasi 140 mila. Oggi ci sono tre maestri per due classi. Si perde mezzo insegnante per classe. Vale a dire 70 mila esuberi. Falcidiati anche gli insegnanti di sostegno: il 20 per cento in meno significa, 15 mila docenti a spasso.

Non andrà meglio per la sanità. Cure termali gratuite solo per i grandi invalidi. Cinque posti letto ogni mille abitanti, controllo e monitoraggio delle prescrizioni mediche, farmaceutiche e specialistiche. Eliminazione o riduzione delle liste d'attesa. Ma come? Tenere aperti tutta la settimana negli ospedali gli ambulatori di analisi. Bene. Ma senza alcun finanziamento. E chi pagherà gli straordinari al personale? Semplice: faranno i turni. E ancora: ridurre i giorni di degenza dei malati. Peccato che siano già regolati per legge e ridotti all'osso. E infine, la ciliegina sulla torta, i direttori generali delle Asl, scelti dalle Regioni verranno licenziati se non raggiungono il pareggio di bilancio.

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