Meglio i bidelli che le coop i presidi si
tengono i precari
La Repubblica (ed. Palermo) - 19 febbraio 2003
LA TENDENZA
Nessuno ha voluto affidare a esterni pulizia e
vigilanza
La facoltà introdotta con la Finanziaria
"Vogliamo garanzie sugli organici"
Meglio i bidelli precari che le imprese di
pulizia. Alla scuola palermitana non piace quella
che in economichese si chiama esternalizzazione
dei servizi. «Sulla base di un primo
monitoraggio, non abbiamo notizie di presidi che
hanno optato per incarichi a ditte esterne», dice
Gaetano Ruvolo, segretario provinciale della Cgil
Scuola. La possibilità deriva dall´ultima legge
finanziaria, che autorizza gli istituti ad «affidare
in appalto i servizi di pulizia, igiene ambientale
e vigilanza dei locali scolastici e delle loro
pertinenze», aderendo alle convenzioni stipulate
dal ministero dell´Istruzione con i consorzi di
cooperative che in passato hanno consentito di
stabilizzare assistenti amministrativi e pulizieri.
Le scuole che scelgono di affidare le pulizie a
ditte esterne, però, vengono soggette a un taglio
dell´organico dei collaboratori scolastici. In
sostanza, meno posti di bidello, coperti fino a
oggi da centinaia di precari con la speranza del
posto fisso.
I bidelli supplenti possono perciò tirare un
sospiro di sollievo: la comunicazione degli
organici da parte delle scuole al ministero dell´Istruzione
si è conclusa da qualche giorno e non ci sono
notizie di esternalizzazione. Ma non è detta l´ultima
parola. Tutto potrebbe essere rimesso in
discussione dal decreto che il ministro Letizia
Moratti, di concerto con quello dell´Economia,
emanerà nelle prossime settimane per rendere
possibile il taglio del 2 per cento dei posti di
collaboratore scolastico sancito dalla
Finanziaria. A rischiare di non essere più
nominati, spesso dopo anni di precariato, sono
quasi 1.100 supplenti incaricati dal
provveditorato a settembre.
Ma perché i
capi d´istituto non vogliono prendere in
considerazione le ditte esterne per le pulizie? «Sarebbe
da folli - risponde Giovanni Pusateri,
responsabile provinciale dell´Associazione
presidi e direttori didattici - scegliere l´esternalizzazione
dei servizi senza adeguate assicurazioni sugli
organici. Un salto nel buio che le scuole non
possono permettersi».
Ma un problema bidelli esiste. L´orario di
servizio coincide sostanzialmente con quello delle
lezioni, e il tempo per fare le pulizie spesso non
c´è. «Da parte del ministero - lamenta Pusateri
- manca un progetto organico per risolvere la
questione, a garanzia delle scuole e degli alunni».
s. i.
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