Zaini
pesanti, ecco la soluzione a scuola arrivano gli
armadietti
La
Repubblica - 14 febbraio
2003
Il sottosegretario Aprea alla Camera: i libri che
non servono per i compiti a casa si potranno
lasciare in aula
MARIO REGGIO
ROMA - Zainetti trasformati in bauli sopportati
tra mille fatiche dagli studenti? L´annoso
problema sembra ad un passo dalla soluzione. Nelle
scuole dovrebbero apparire come d´incanto i tanto
sospirati armadietti stile Usa. Il sottosegretario
all´Istruzione, Valentina Aprea, rispondendo ieri
alla Camera ad un´interrogazione di Francesco
Romano, Udc, ha dichiarato: «La questione del
peso dei libri scolastici continua ad essere
seguita con molta attenzione dal ministero, anche
se il Consiglio Superiore di Sanità ha
evidenziato che il peso di cartelle e zainetti non
ha ripercussioni sull´accrescimento della colonna
vertebrale». Comunque, a scopo precauzionale, è
bene che «il peso dello zainetto non superi un
"range" tra il 10 e il 15 per cento del
peso corporeo dello studente», ha proseguito la
Aprea.
Quali soluzioni ha in mente il sottosegretario all´Istruzione?
«L´autonomia delle istituzioni scolastiche può
contribuire a risolvere il problema, anche
attraverso una fornitura a tutte le aule di
armadietti metallici personali - risponde - che
consentano soprattutto agli alunni più piccoli di
lasciare gli strumenti didattici a scuola. Si
eviterebbe così il trasporto tutti i giorni dei
libri dalla classe alla propria abitazione, non
essendo corretto né pedagogicamente né dal punto
di vista educativo imporre ai ragazzi trasportare
questi pesi ogni giorno».
Intanto, in attesa dei sospirati armadietti il
ministero non sta con le mani in mano. In primo
luogo un invito agli insegnanti perché
distribuiscano i testi scolastici nell´arco della
settimana ed evitino la scelta di quei testi, che
con pari valore didattico, siano più pesanti. Non
manca una raccomandazione alle case editrici: fate
libri più leggeri. E un consiglio a presidi e
docenti: valorizzate le biblioteche di classe e
gli strumenti didattici multimediali.
Quello
degli zaini-bauli è un problema che si trascina
da anni. È stato oggetto di prese di posizione
anche da parte di politici famosi. Nel novembre
del 2002, illustrando a nome del centro-sinistra l´opposizione
al progetto di riforma della scuola di Letizia
Moratti, Giuliano Amato non nascose all´aula il
suo tormento: «Perché rovinare la schiena dei
nostri bambini? Ero felice quando i miei figli
studiavano a tempo pieno negli Stati Uniti, per
cui non dovevano portare libri, avendo ciascuno a
disposizione un armadietto».
In precedenza anche il governo di centro-sinistra
aveva cercato di trovare delle soluzioni. Nel
marzo del 2000 il ministero della Pubblica
Istruzione diramò una circolare che prevedeva la
suddivisione dei libri di testo in fascicoli,
almeno per la scuola dell´obbligo. L´anno
precedente, a dicembre del '99, il Senato approvò
un ordine del giorno che fissava la limitazione
del peso dello zainetto per gli alunni delle
elementari. In quel caso la polemica scoppiò dopo
l´allarme lanciato della rivista scientifica
inglese "Lancet" secondo la quale un
terzo degli scolari italiani portava in spalla uno
zaino equivalente al 30 per cento del peso
corporeo, ed in alcuni casi si arrivava anche a
toccare il 46 per cento.
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