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Un
patto a tre per la scuola milanese
Direzione regionale, sindacati ed enti locali a
confronto su sicurezza, tagli e disagio giovanile
TERESA
MONESTIROLI
La Repubblica - 13 novembre 2002
È il primo in Italia, una sperimentazione. Ma se funziona -
garantiscono i sindacati - potrà essere facilmente
esportato anche in altre città. E affronterà i temi
caldi della scuola, cercando di volta in volta sinergie
fra i soggetti coinvolti, risorse e soluzioni
alternative. È il tavolo permanente di confronto sulla
scuola, tanto richiesto dai sindacati (l´ultima volta
al prefetto alla vigilia dello sciopero della scuola
lombarda), da ieri diventato realtà. «È la prima
volta che viene siglato un accordo fra istituzioni che
operano nel mondo della scuola - commenta Maria Grazia
Fabrizio, segretario della Cisl -. È un passo
importante e non escludo che questo modello possa essere
replicato. La scuola è in mano a troppi soggetti, dallo
stato agli enti locali alla direzione scolastica. Spesso
un problema banale si trasforma in un ostacolo
insormontabile per le scuole che non sanno a chi
rivolgersi, o peggio ancora quando le istituzioni si
rimbalzano le responsabilità».
L´accordo, siglato ieri pomeriggio, coinvolge oltre
alla direzione scolastica regionale e i sindacati
confederali Cgil, Cisl e Uil, anche gli assessori all´istruzione
Bruno Simini (Comune), Paola Frassinetti e Giuseppe
Marzullo (Provincia). «Abbiamo già individuato il
metodo di lavoro e i primi temi da affrontare: il
disagio giovanile e l´integrazione degli stranieri. I
lavori partiranno al più presto», spiega soddisfatto
Mario Dutto, direttore scolastico regionale. Il primo
appuntamento operativo è già stato fissato al 4
dicembre.
«Le idee sono tante e le possibilità anche - dice
Giampaolo Vigolo della Cgil -. Non sarà un tavolo
decisionale, certo, perché ognuno continuerà a
decidere quel che gli compete. Ma già la possibilità
di incontrarsi per discutere e trovare soluzioni comuni
è un grande passo avanti». «Mi auguro che l´accordo
di oggi crei le premesse per un confronto concreto -
dice Amedeo Giuliani della Uil - sulla qualità della
formazione e dell´istruzione. Per questo abbiamo deciso
di partire con la questione del disagio e dell´integrazione
per cercare soluzioni alternative ai drastici tagli
della scorsa finanziaria. È necessario che il Comune e
la Provincia si impegnino per trovare delle risorse per
ripristinare i progetti tagliati». Ma l´attenzione
verterà anche sulla sicurezza, l´orientamento, la
formazione professionale, l´edilizia scolastica e il
sostegno all´handicap.
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